“Ho lavorato duramente un anno per fare questo libro e finalmente sono riuscito ad aprirmi con voi e raccontare me stesso”.
Con un video pubblicato sui Social, il tennista armese Fabio Fognini annuncia l’uscita del suo libro “Warning. La mia vita tra le righe”, di prossima uscita per Edizioni Piemme. L’autobiografia sarĂ disponibile a partire dal 15 settembre.
“Fognini contro Fognini: Ăš davvero questa la sua storia” si legge nella presentazione di Corrado Barazzutti. “Una lotta contro se stesso, contro qualcosa, qualcuno, che lo rende incapace di essere come lui vorrebbe. Diverso. Migliore. PerchĂ© Ăš questo che lui si sente: una persona, un uomo capace di dare tanto. Un tennista con uno dei potenziali migliori del mondo, che quando Ăš ispirato Ăš capace di esprimere un tennis di tale bellezza e raritĂ da incantare l’universo intero. E di spaventare i migliori giocatori del pianeta. Purtroppo, perĂČ, qualcuno dice che di Fognini ce ne sono due. C’Ăš anche quello dispettoso e un po’ pigro che si innervosisce, che Ăš poco tollerante e con il tennis non ha esattamente un buon rapporto. Non si Ăš mai capito se gli piaccia veramente, ma una cosa Ăš certa: con l’altro Fognini lui non ha niente a che vedere, e da sempre Ăš pronto a mettergli i bastoni tra le ruote. Non Ăš che lo odia. No, in fondo in fondo gli vuole bene. Ma non Ăš come lui vorrebbe. Questo atteggiamento equilibrato, tranquillo, paziente, questa capacitĂ di lottare senza arrendersi mai. Tutto ciĂČ lo manda in bestia e non si capacita. E non vuole fargliela passare liscia, in uno scontro spesso violento di emozioni contrastanti che per lui finisce sempre nel peggiore dei modi: il Fognini piĂč brutto viene sconfitto. Questa Ăš la sua storia nell’immaginario collettivo. Molto suggestiva, cinematografica. Due Fognini. Uno contro l’altro. Piace tantissimo e credo che sia anche abbastanza realistica. Fabio spesso lotta contro se stesso, contro quella parte meno buona, quella autolesionista che Ăš in tutti noi. Che ci teniamo nascosta e con la quale tutti i giorni, soprattutto nei momenti difficili, ci confrontiamo. Ma che non raccontiamo a nessuno e che nessuno puĂČ vedere. PerchĂ© se qualcosa fa saltare la nostra pazienza facciamo un urlo e chi ci fa caso? Se qualcuno ci fa arrabbiare, anche con un’ingiustizia, magari spacchiamo la prima cosa che ci capita tra le mani, ma a chi interessa? La veritĂ Ăš che tutti siamo un po’ Fognini. La veritĂ Ăš che dentro di noi, come Fabio nella sua vita e sul campo da tennis, tutti i giorni lottiamo per essere migliori. Migliori di quello che siamo”.
