Parte del Consiglio Comunale di Taggia di questa sera è stato dedicato al riconoscimento di un debito fuori bilancio legato a una sentenza del giudice di pace di Sanremo: una multa per eccesso di velocità annullata e le relative spese legali, circa 450 euro, a carico dell’ente.

Una pratica, illustrata dalla consigliera Chiara Cerri, che ha aperto un confronto sull’utilizzo degli autovelox comunali e sulla legittimità delle sanzioni.
L’intervento ha dato infatti modo al consigliere Gabriele Cascino di “Progettiamo il Futuro” di aprire subito il dibattito.

“Perché l’ente utilizza velox che il giudice ha accertato non fossero omologati?” dice “Sarebbe da capire quante multe il Comune eleva con apparecchiature così. Pensare che un ente pubblico continui a utilizzare strumenti palesemente illegittimi non è accettabile.”

“Se tutti gli automobilisti” aggiunge “decidessero di fare ricorso, il Comune ne avrebbe un danno enorme. Questa vicenda non interessa solo Taggia, ma potremmo essere uno dei primi Comuni chiamati a trovare soluzioni.”

Anche il consigliere Giuseppe Lo Iacono, collegato da remoto, ha chiesto ulteriori chiarimenti.

“Secondo la relazione del comandante sono stati fatti controlli a marzo. Ma andando a esaminare i documenti, ancora oggi non abbiamo omologazioni, nonostante le revisioni. Come mai?”

Sul tema, teoricamente il dodicesimo punto dell’agenda, ma anticipato rispetto alla scaletta originaria, è allora intervenuto il comandante della Polizia Locale, Massimo Crudo.

“A Taggia tutte le apparecchiature sono mobili. Non esistono velox omologati in Italia, ma sono tutti approvati. A seguito delle ordinanze della Cassazione è intervenuto il Ministero dell’Interno, che ha chiarito che i procedimenti di omologa e approvazione sono equiparabili. L’omologazione è iniziale e non si ripete, mentre la taratura è annuale ed è regolarmente eseguita.”

Sul caso specifico degli strumenti contestati, Crudo ha poi precisato:
“Dal giugno 2025 non utilizzo più quei sistemi se non con operatore. Oggi usiamo solo il telelaser.”

“Non c’è documentazione che certifichi omologazione e utilizzo del telelaser.” Dice Lo Iacono,ribattendo proprio sugli ultimi citati. Qui manca comunicazione sia da chi fornisce gli strumenti che da chi li utilizza.”

“Il telelaser è tarato da una ditta accreditata dal Ministero.” replica il comandante “Funziona in modo diverso rispetto ai velox fissi: viene utilizzato da un agente che rileva immediatamente la velocità, e non necessita dello stesso iter.”

“Ci sono ordinanze che hanno sollevato il problema e il Ministero ha iniziato un’interlocuzione con la Cassazione.” conclude l’assessore Cerri “Arriverà un decreto che sistemerà tutto dal punto di vista omologativo. Fino ad allora il Comune ha sospeso l’utilizzo degli strumenti contestati, come stanno facendo in tutta Italia.”