Tarda mattinata lunga e intensa in Prefettura ad Imperia, dove oggi era in programma la riunione dedicata al monitoraggio e alla sicurezza di Ventimiglia.
Alla riunione, oltre al prefetto Valerio Massimo Romeo, al sindaco Flavio Di Muro e al questore Andrea Lo Iacono, erano presenti anche i vertici delle forze dell’ordine deputati all’area di Ventimiglia e Maurizio Marmo in rappresentanza della Caritas Intemelia e delle associazioni che si interfacciano direttamente con i migranti, che sono stati inevitabilmente al centro di buona parte della questione.
La riunione, iniziata intorno alle 11 del mattino e protrattasi fino dopo l’ora di pranzo, ha visto porre l’accento sul tema della sicurezza in prospettiva rispetto a due anni fa. Prospettiva rilanciata sia dal Prefetto che dal Sindaco Flavio Di Muro, in carica rispettivamente dal 2022 e dal 2023.
Innanzitutto,” spiega il Prefetto, “all’epoca la presenza sul territorio di migranti era di circa 500/600 unità. Inoltre, si registravano 80/90 respingimenti dalla Francia che, in estate, toccavano punte da 200 unità. Vi erano vere e proprie occupazioni di zone pubbliche, come i giardini, la stazione ferroviaria, il litorale e vi erano azioni direttamente contro la popolazione residente e anche contro esercizi commerciali, dove si lamentavano situazioni di degrado”.
Il Prefetto pone qui l’attenzione, ribadita più volte, sul fatto che le interazioni problematiche che riguardano migranti e richiedenti asilo siano prevalentemente oggi fra i migranti stessi e con un impatto molto più contenuto rispetto a prima sulla popolazione locale.
“La sicurezza è una cosa reale,” sottolinea, “ed è bene distinguerla dalla semplice percezione di essa. La percezione della sicurezza è una cosa che possiamo provare tutti quanti ogni giorno. Poi, però, ci sono i numeri che parlano di sicurezza reale. Questa è in miglioramento.”
“Nel raffronto fatto fra i reati del 2025 e 2024,” spiega il Questore di Imperia Andrea Lo Iacono, “abbiamo notato un decremento dei reati, da 594 a 516. In particolare, sono calati i reati che destano maggiore allarme sociale, come rapine, furti, violenze. Si può certo affermare che Ventimiglia è una delle città maggiormente sotto l’attenzione delle forze dell’ordine. Quanto al numero dei respingimenti della Francia è oggi sostanzialmente stabile, ma minore rispetto a due anni fa.”
Il Prefetto, dopo aver rinnovato un ringraziamento alle forze dell’ordine per il lavoro svolto in questi anni, si è soffermato poi sul tema dell’accoglienza.
“Rifiuto,” tuona Romeo, “di sentire dire che a Ventimiglia non ci sia accoglienza. All’ex tennis club, ad esempio, non abbiamo trovato solo persone armate o intente a spacciare, ma anche richiedenti asilo, ai quali abbiamo offerto l’accoglienza presso i CAS, nella quale abbiamo posti e spazio, ma questa è stata rifiutata. Casi che si ripetono e sulle quali non possiamo fare altro, perché non possiamo costringerli con la forza ad andare nelle strutture. Abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare.”
Il Prefetto annuncia anche un’imminente nuova operazione di sgombero che verrà effettuata presto nei pressi del fiume Roja. Poi aggiunge: “Proseguiremo nella nostra azione. Nel 2024 a Ventimiglia sono state effettuate 544 espulsioni.”
In provincia di Imperia ci sono 80 CAS, gestiti da una decina di associazioni e circa 800 posti complessivi. Viene anche annunciata la volontà di insediare sul territorio di Ventimiglia un nuovo Pad.
“Ci stiamo lavorando,” sottolineano sia il Prefetto che il sindaco. “Una struttura in questo caso pensata per ospitare uomini soli.”
“Ospitiamo una decina di persone a notte,” si ricollega su questo punto Maurizio Marmo, “su una ventina di posti disponibili, anche se a volte vengono riempiti tutti. Sarebbe opportuno avere un nuovo Pad per uomini soli.”
Poi aggiunge: “Siamo inoltre riusciti ad avviare un servizio di docce per chi non è nei CAS e allestito un alloggio per chi è senza abitazione ma è inserito nel mondo del lavoro, cercando di rispondere a quelle che sono due esigenze primarie per la dignità umana.”
Anche il sindaco Di Muro ha voluto rivendicare i risultati ottenuti sul fronte sicurezza, non risparmiando stilettate interne al Comune.
“Quando mi sono insediato,” dice, “c’era una situazione da Far West. In molti mi hanno sconsigliato, al tempo, di candidarmi perché sembrava impossibile raggiungere gli obiettivi attuali. Oggi si può andare ai giardini, si può passeggiare in centro e in via Tenda, dove prima c’era paura. Il cimitero comunale era un orinatoio, e oggi quella situazione è migliorata. Abbiamo chiuso molte proprietà private che erano oggetto di bivacco e posto tanti presidi delle forze dell’ordine. Chi dice che la situazione è la stessa di due anni fa, se non peggio, mente sapendo di mentire. E chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe fare attenzione a non giocare sulle percezioni per fare polemica politica”.
Nel video-servizio a inizio articolo le interviste a Valerio Massimo Romeo e Flavio Di Muro.