Si è svolto a poche ore dalla fine dell’anno il primo Consiglio provinciale di Imperia dopo le elezioni che hanno confermato Claudio Scajola alla presidenza dell’ente.
Il presidente uscente aveva ottenuto, lo scorso 18 dicembre, 403 preferenze, per un totale di 65.985 voti ponderati.
La seduta si è aperta con la convalida degli eletti delle consultazioni del 18 dicembre.
Non presente fra i consiglieri il sindaco di Sanremo Alessandro Mager.
È seguita, alla presentazione, la surroga di Marzia Baldassarre, decaduta dal Consiglio provinciale a seguito del commissariamento del Comune di Bordighera dopo la caduta dell’amministrazione Ingenito.
Al suo posto è subentrata Sara Laura, assessore del Comune di San Biagio della Cima, che aveva ottenuto 86 voti ponderati all’elezione.
Successivamente si è tenuto il giuramento, in fascia blu come da prassi, del presidente della Provicia.
Nel corso della seduta Scajola ha rivendicato il ruolo della stessa, sottolineando come l’elezione indiretta non ne sminuisca l’importanza istituzionale.
“Per fare une esempio” dice Scajola “l’elezione del Capo dello stato si fa con un corpo elettorale complessivamente inferiore di quello della Provincia di Imperia, così come è indiretta la stessa elezione del presidente USA. Da questo piccolo esempio, si evince la necessità di rafforzare il ruolo della provincia, che nel nostro caso è un territorio dove, a parte 2 o 3 comuni più grandi, sono quasi tutti piccoli centri che hanno necessità di avere un certo tipo di rapporto. Pensate che la stazione appaltante che facciamo come Provincia sta fungendo per risolvere i problemi delle complicazioni delle gare d’appalto per i singoli lavori in maniera molto efficace, tanto che ci si affida la stessa prefettura. Nella mia relazione ho voluto riassumere il punto sulla situazione complessiva in cui lasciamo l’ente oggi. Ho una buona impressione del consiglio. Credo lavoreremo bene.”
Nella relazione introduttiva, Scajola ha tracciato un quadro della situazione complessiva dell’ente, esprimendo una valutazione positiva sul Consiglio appena insediato.
Il presidente ha però poi manifestato anche preoccupazione per i tagli, in corso d’opera, al Fondo Nazionale dei Trasporti nella sua quota destinata alla Liguria, annunciando un impegno a sostegno della Regione.
“Dovrò impegnarmene in questi giorni. La proposta pervenuta diminuisce il fondo trasporti per la Liguria e lo ingrandisce invece per Lombardia e Veneto. Vorrei capire meglio, studiare meglio e vedere come si può fare per risolvere questo problema, tenendo sempre presente che la Liguria è stretta, montuosa, lunga. Turisticamente d’estate triplica il numero dei suoi abitanti. Necessita quindi di un trattamento specifico.”
Alcuni dei numeri elencati riguardano ad esempio, sul fronte delle strade provinciali, l’assegnazione di 1 milione e 426 mila euro per la manutenzione, successivamente ridotti. La Provincia era riuscita a recuperare quasi interamente le risorse, arrivando a 1 milione e 322 mila euro. È stata inoltre rivendicata la diminuzione degli incidenti stradali grazie all’installazione degli autovelox, con i proventi reinvestiti integralmente in sicurezza stradale.
Tra gli interventi elencati poi sono stati citati anche investimenti sulle strade provinciali con fondi regionali e 1 milione e 600 mila euro stanziati tra il 2022 e il 2025 attraverso fondi di sviluppo e coesione e l’attivazione di dieci cantieri suddivisi in quattro aree territoriali, oppure l’ottenimento di un finanziamento di 18 milioni di euro per la riduzione delle perdite idriche.
“La provincia disperde circa il 50% dell’acqua immessa in rete. L’ingresso del gestore privato ha portato a investimenti complessivi per 40 milioni di euro. Abbiamo dovuto adottare anche misure impopolari ma necessarie.”
RIvendicati inoltre gli interventi sull’edilizia scolastica con investimenti per 4 milioni di euro, oltre a 300 mila euro di fondi provinciali per la manutenzione degli istituti superiori. Sono stati illustrati i progetti per la nuova sede della scuola alberghiera di Taggia, il trasferimento dell’Istituto Nautico e la realizzazione della nuova scuola d’arte.
In chiusura, il presidente ha fatto riferimento alla riorganizzazione dell’ente, ricordando come il numero dei dirigenti fosse passato da undici a quattro, auspicando un ulteriore riduzione a 3.
Il Consiglio si è concluso con l’approvazione del piano di razionalizzazione e conferma delle società partecipate.








