La AGB, associazione Giuseppe Biancheri, ricorda ancora oggi, con grande forza, rivolgendosi alle autorità, che oltre al Tenda, c’è anche la Ferrovia delle Meraviglie, snodo vitale per i collegamenti tra le Alpi e il Mediterraneo, tra il Piemonte, la Liguria e la Costa Azzurra ed il Principato di Monaco.
Una linea internazionale gestita da due paesi europei che hanno sottoscritto recentemente il rinnovo della Convenzione, ritornando ad un riparto più equo e non più legato “ai danni di guerra“ e stipulato il “Patto del Quirinale“.
“Purtroppo però – dichiara Sergio Scibilia, presidente AGB – malgrado gli annunci e le belle parole da classico schema diplomatico, è evidente ormai , che Italia e Francia viaggiano a due velocità diverse. Il nostro Paese ha mantenuto i patti e ha già fatto la sua parte: prima la Camera dei Deputati e poi il Senato, hanno votato all’unanimità la rettifica dell’accordo l’8 gennaio 2025. Da Parigi invece nulla di fatto, ad oggi la Francia non ha proceduto a terminare quanto siglato il 12 aprile 2024 a Milano, in sostituzione di quello del 1970, ereditato dal dopoguerra, che imponeva all’Italia di finanziare da sola i costi di manutenzione sul territorio francese. Questi balletti hanno creato negli ultimi 50 anni un sistema che è diventato profondamente ingiusto e che ha portato ad un drammatico degrado della linea – costringendo a far viaggiare i treni a 40 km/h proprio sul tratto francese della Val Roya.
Ora, più che mai, sta emergendo un “violento“ silenzio e sta creando una brutta sensazione di un disinteresse al futuro di questa linea, da parte dell’altro versante della frontiera. Abbiamo sperato nella importante nomina al dicastero dei trasporti francesi di Monsieur Tabarot, politico locale, già assessore regionale ai trasporti , il quale conosce molto bene questo territorio, ma , purtroppo, ci siamo sbagliati, spegnendo le ultime speranze. Ora è arrivato il momento che il Governo Italiano attraverso i ministri Rixi e Taiani, chiedano di procedere alla ratifica da parte del parlamento francese. La mancata volontà di Oltrealpe sta bloccando grosse opportunità di sviluppo e contrasta con la “ ripresa” della politica regionale e nazionale italiana che sta invece dimostrando una grande voglia di rilancio, dopo anni di buio. La Francia deve fare la sua parte e mettere il sicurezza la linea, ritornando alla normale velocità di crociera, investendo i fondi necessari. Abbiamo bisogno di ritrovare collegamenti più veloci e più frequenti.
Bisogna collegare, senza cambi, direttamente Torino con Ventimiglia ed Imperia. Bisogna rilanciare linee turistiche con la Svizzera e con l’aeroporto di Nizza. Potenziare i vagoni con carrozze dedicate al bike. Bisogna preparare nuovi accordi commerciali e progetti sostenuti da tutto il territorio, con Arenaways. Se le autorità francesi nazionali e regionali continuano a tirare il freno a mano e rallentare lo sviluppo di questa linea, se per loro non è prioritaria una ferrovia che collega due capitali europei come Nizza e Torino, l’unica alternativa è tornare ai tempi dí Cavour e dei Savoia: la linea Ventimiglia-Cuneo venga gestita solo dagli italiani, con la necessaria copertura economica, evitando di continuare ad dover inseguire i balletti diplomatici di uno Stato che probabilmente non ha una grossa considerazione di un suo piccolo territorio, stretto su due fronti italiani, e che sta facendo pagare cari prezzi ai cittadini, anche italiani.”