Alle due della prossima mattina, domani domenica 29 marzo, entra in vigore l’ora legale. Dormiremo un po’ di meno dovendo spostare in avanti le lancette di un’ora, cioĂš alle 3.
Ma potrebbe essere l’ultima volta da quando Ăš diventata una novitĂ nel 1966 e poi una piacevole abitudine collegata all’inizio della bella stagione. Addirittura si fa risalire al 1916 l’introduzione dell’ora legale che venne interrotta all’inizio della Seconda guerra Mondiale. Dalla seconda metĂ degli anni ’60 per un certo periodo, ogni nazione europea la faceva durare quanto voleva, da quattro a sei mesi, poi nel 1996 la Commissione Europea stabilĂŹ date uguali per tutti gli stati membri per evitare differenze che creavano confusione ed errori. Da allora si Ăš stabilito che entra in vigore l’ultima domenica di marzo e rimane sino all’ultima domenica di ottobre.
Dimenticandosi di quel precedente periodo di anarchia, adesso sembra che si voglia tornare a liberalizzare la scelta, lasciando la decisione se e quando adottarla ad ogni singolo stato. Il Parlamento Europeo si Ăš detto infatti disponibile a sospendere la convenzione dal 2021, chiedendo agli stati membri se volessero mantenere l’ora legale per tutto l’anno, o al contrario la solare per tutto l’anno.
Sarebbe perĂČ la terza ipotesi, quella di mantenere lo status quo, la decisione del nostro Governo che avrebbe deciso cioĂš di non decidere, lasciando invariata la situazione attuale.
Ma per tutta Europa, ancora almeno per quest’anno, l’ora legale resterĂ in vigore sino a domenica 25 ottobre.