solea sanremo

L’incontro e la contaminazione fra culture differenti e il paesaggio, naturalistico e architettonico, contesto e motore di storie originali, sono gli ingredienti che caratterizzano fin dalla prima edizione Soleá, la rassegna realizzata da CMC/Nidodiragno Produzioni per la direzione artistica di Angelo Giacobbe e con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sanremo.

Se nel 2024 la rassegna ha guardato al viaggio quale percorso alla scoperta dell’esotico e dell’ignoto, l’edizione 2025 di Soleá, in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre, esplora le influenze che gli stranieri hanno esercitato sulla formazione culturale e artistica di Sanremo, in particolare nel periodo a cavallo fra Otto e Novecento, la cosiddetta Belle Époque.

Étranger è la parola chiave di questa IX edizione, dal titolo del celeberrimo romanzo di Albert Camus, che fu straniero a tutti e a tutto, ma anche dal nome di un famoso albergo sanremese, l’Hotel des Étrangeres appunto, nato nel 1925 dall’unione di due ville che a fine Ottocento ospitarono il nipote e il cancelliere dell’Imperatrice di Russia Maria Aleksandrovna, a sua volta dimorante all’Hotel de Nice.

I diversi appuntamenti proposti dalla rassegna, ancora una volta, declinano attraverso linguaggi e contesti differenti (spettacoli dal vivo, incontri, visite guidate) temi che sono, al contempo, di suggestiva evocazione e di assoluta attualità; il tutto toccando, nella modalità itinerante ed esperienziale da sempre peculiare di Soleá, diversi luoghi cittadini: il centro con i suoi magnifici palazzi, il quartiere della Foce, il Teatro dell’Opera del Casinò.

Uno speciale focus è dedicato al filosofo, scrittore e critico letterario tedesco Walter Benjamin, fra i più illuminati intellettuali del Novecento, che a Sanremo soggiornò per un lungo periodo alla fine degli anni Trenta, ospite di Villa Verde, una pensione allora situata in Via Hope e gestita dall’ex moglie di Benjamin, Dora Kellner.

Sanremo non fu soltanto un rifugio geografico dal clima mite ma anche un luogo di sospensione dalla frenesia del mondo, di riflessione e studio, la cui quiete permise a Benjamin di dedicarsi intensamente alla scrittura.

Pensatore eclettico e figura cardine del primo Novecento, il cui lavoro è stato riconosciuto postumo, Benjamin ha influenzato filosofi, mistici e artisti quali Theodor Adorno, Hannah Arendt, Gershom Scholem e Bertolt Brecht, per citarne soltanto alcuni.

Nato a Berlino nel 1892 e laureatosi a Berna nel 1919, si dedicò soprattutto alla critica e alla saggistica. Nel 1933, all’avvento del nazismo, emigrò a Parigi. Morì, suicida, nel 1940 a Port-Bou: catturato dalla polizia di frontiera spagnola, scelse la morte per non essere espulso verso il territorio nazista. La sua scomparsa, uno degli eventi più toccanti della storia delle persecuzioni naziste, avvenne il giorno prima che gli fosse rilasciato il visto per gli Stati Uniti.

L’interesse di Benjamin fu rivolto soprattutto alla ricognizione del Moderno, ai mutamenti intervenuti nella fruizione estetica e al ruolo dei mass media (determinante il suo volume L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, fra gli argomenti affrontati dal focus di Soleá), ma anche all’opera di grandi scrittori quali Goethe, Baudelaire, Kafka e Proust.

Al centro dell’indagine di Soleá anche l’eccezionale patrimonio architettonico Liberty che a Sanremo si traduce in uno straordinario percorso di residenze storiche (in particolare nel centro cittadino e nel Quartiere della Foce) e di alberghi di lusso, edificati con sfarzo per ospitare clienti aristocratici provenienti da tutto il mondo (Hotel Londra, Grand Hotel & Des Anglais, Royal Hotel, Hotel Bellevue, Hotel Excelsior).

In tal senso le passeggiate e le visite guidate in programma a Soleá conducono il pubblico alla scoperta di luoghi noti e meno noti di Sanremo, in una sorta di viaggio rivelatorio della città.

Apre l’edizione 2025 di Soleá, venerdì 19 settembre alle 17.00, “Sanremo Liberty”, un’affascinante visita guidata alle architetture art nouveau della città, che parte dal centro (il luogo di ritrovo è l’ingresso dell’Hotel Nazionale, in Via Matteotti 3) per arrivare al quartiere della Foce, grazie alla sapiente guida di Leo Lecci, docente di Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi di Genova.

Il programma di sabato 20 settembre inizia alle 11.00 a Palazzo Bellevue (Corso Cavallotti 53). “L’albergo del re” è il titolo della visita guidata al magnifico palazzo, fra i massimi capolavori del Liberty sanremese e da tempo sede del Comune, dove nel secondo dopoguerra, dimorò il Re d’Egitto, protagonista delle cronache mondane di quegli anni. A guidare il pubblico in questo caso è Alessandro Giacobbe, eclettico storico del territorio.

Alle 17.00 si replica la visita guidata “Sanremo Liberty” alla quale segue, alle 19.30, nell’elegante contesto del Grand Hotel & Des Anglais (Salita Grande Albergo 134), un caratteristico “Aperitivo Belle Epoque” con la musica del Freddy Colt Swingtet, formazione capitanata dal maestro Freddy Colt, pianista, arrangiatore e chef d’orchestra che da oltre trent’anni si occupa della riscoperta e della valorizzazione del repertorio sincopato italiano e internazionale, al punto da meritarsi l’ incontestabile titolo di “Sultano dello Swing”.

La giornata di domenica 21 settembre è tutta dedicata a Walter Benjamin e si apre, alle 17.00, con la posa di una targa in sua memoria all’altezza di Via Hope 6, ove sorgeva la pensione Villa Verde in cui soggiornò. Impreziosisce la cerimonia l’intervento musicale di Sergio Caputo (violino) e Fabrizio Vinciguerra (chitarra) tra escursioni klezmer e swing anni ’30.

Alle 18.00 si entra nel vivo del focus dedicato al filosofo e scrittore tedesco con un inedito talk presso Villa Ave Maria (Corso degli Inglesi 601), eccezionalmente aperta al pubblico per l’occasione. Protagonisti dell’incontro dal titolo “Esilio, paesaggio e profondità: Benjamin a Sanremo” sono alcuni intellettuali e artisti che, per diversi motivi e sotto differenti aspetti, hanno approfondito la vita e l’opera dell’autore: Giulio Schiavoni (germanista presso l’Università del Piemonte Orientale, fra i maggiori studiosi dell’universo Benjamin); Paolo Veziano (ricercatore storico, attento studioso della presenza ebraica nel Ponente ligure); lo scrittore Marino Magliani (autore de Il bambino e le isole (un sogno di Calvino), in cui immagina l’incontro, nella Sanremo degli Anni Trenta, fra Benjamin e un bambino di nome Italo); Sergio Ariotti (direttore artistico del Festival delle Colline Torinesi, autore e regista di Passage, spettacolo ispirato a I “passages” di Parigi, fra le opere più geniali di Benjamin); Cristiana Minasi (drammaturga e attrice, che presenta in anteprima il suo progetto Asja Lacis attra/verso Walter Benjamin, un omaggio alla figura della rivoluzionaria regista e pedagoga).

Dialoga con loro Rosalba Ruggeri, operatrice in campo culturale e con un percorso parallelo di collaborazioni in Rai per programmi di cinema e teatro.

La sera, alle 21.00, presso il Teatro dell’Opera del Casinò (Corso degli Inglesi 18), Sergio Ariotti introduce, alla presenza dell’autore, L’aura rubata dal ragno, testo teatrale, ancora inedito, di Paolo Pomati che mette in scena un immaginario e serrato dialogo fra Luigi Pirandello e Walter Benjamin sulla neonata settima arte, il cinema.

A seguire va in scena “Un tè, due pensieri: atto unico in Riviera”, un reading, presentato in prima assoluta, tratto proprio dal testo L’aura rubata dal ragno, che vede protagonista Lodo Guenzi.

Artista poliedrico, già frontman della band Lo Stato Sociale, Guenzi intreccia all’attività musicale quella, sempre più prestigiosa, di attore cinematografico e teatrale (è stato, recentemente, fra gli interpreti della fortunata rivisitazione di Trappola per topi, per la regia di Giorgio Gallione, e Pupi Avati lo ha scelto per il suo film La quattordicesima domenica del tempo ordinario).

Al fianco di Lodo Guenzi sono Stefano Annoni (già ospite dell’edizione 2023 di Soleá con uno straordinario adattamento teatrale del romanzo di Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno) ed Eugenio Ripepi, attore e cantautore con una speciale attitudine per il teatro-canzone.

Tutti gli appuntamenti di Soleá sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili; per le visite guidate del 19 e 20 settembre è obbligatoria la prenotazione su Eventbrite.

Per ulteriori informazioni: info@nidodiragno.it – cell. 393 8753637 (telefono e WhatsApp).