Si è conclusa nella serata di oggi, 3 settembre, la riunione presso Palazzo Bellevue dedicata all’organizzazione del Festival della canzone italiana per i prossimi anni e, più in generale, al futuro stesso della kermesse nella città dei fiori, legata alla manifestazione che dal 1951 si svolge a Sanremo.
Dopo due giorni di proficuo e intenso lavoro, è stato raggiunto l’accordo tra Comune di Sanremo e Rai nell’ambito della fase negoziale relativa alla manifestazione d’interesse finalizzata all’individuazione del partner per l’organizzazione e la trasmissione del Festival della canzone italiana.
Alla trattativa, iniziata ieri intorno alle 16 nella sala riunioni del Comune, ha preso parte la delegazione di dirigenti Rai composta da Francesco Spadafora, direttore Affari legali e societari, Williams Di Liberatore, direttore Intrattenimento Prime Time, Davide Di Gregorio, direttore Staff amministratore delegato, Paola Marchesini, direttrice Coordinamento iniziative strategiche e responsabile ad interim della direzione Staff del direttore generale corporate, e Alberto Longatti, direttore Risorse televisive e artistiche. La delegazione è stata ricevuta a Sanremo, a palazzo Bellevue, dal sindaco Alessandro Mager e dagli assessori Alessandro Sindoni ed Enza Dedali.
Presenti anche il capo di gabinetto del sindaco, Giulio Camillino, i componenti della commissione tecnica di valutazione – ovvero le dottoresse Rita Cuffini (dirigente al turismo, presidente della commissione), Monica Di Marco (segretario generale, membro della commissione), Cinzia Barillà (dirigente servizi finanziari, membro della commissione) – e il consulente legale, avvocato Harald Bonura.
Facce tra il neutro e il teso, data la posta alta per una vicenda iniziata come un fulmine a ciel sereno nel dicembre 2024, quando il TAR Liguria aveva accolto il ricorso presentato da Sergio Cerruti, presidente dell’Associazione Fonografici Italiani (AFI) e managing director della società discografica JE, annullando l’affidamento diretto del Festival alla Rai e imponendo al Comune di Sanremo di indire una gara pubblica. Una decisione poi confermata dal Consiglio di Stato lo scorso maggio, che ha respinto tutte le impugnazioni proposte da Rai, Comune e altre parti coinvolte.
A seguito delle sentenze, l’amministrazione comunale aveva pubblicato una manifestazione d’interesse, alla quale aveva risposto soltanto la Rai. La sua offerta era stata dichiarata ammissibile dalla Commissione di valutazione nel giugno scorso. Dopo l’ammissione formale della domanda, la Commissione era chiamata a esaminarla nel dettaglio e a definire i passaggi successivi verso la fase di negoziazione. In un secondo momento, il Comune aveva inoltre richiesto nuove condizioni economiche: un minimo garantito di 6,5 milioni di euro a stagione e l’1% dei ricavi pubblicitari.
L’obiettivo, ribadito anche dal sindaco Mager nelle scorse settimane, è arrivare a una definizione in tempi rapidi per garantire la continuità della manifestazione e delinearne il futuro per le prossime edizioni.
Nella serata di ieri erano emerse indiscrezioni su una probabile conclusione dell’accordo, che prevederebbe l’affidamento in esclusiva del Festival per 3 anni con la possibilità di una proroga per ulteriori 3. Tuttavia, al termine della riunione di oggi non è arrivata alcuna conferma né smentita ufficiale.
La procedura amministrativa proseguirà nei prossimi giorni con i rispettivi passaggi istituzionali, tra cui anche il passaggio in Cda Rai, necessari per chiudere l’iter.