Un gruppo di circa 60 residenti di via Giardini Vittorio Veneto e Corso Mombello ha presentato un esposto al Comune di Sanremo per segnalare i disagi causati dai concerti estivi a Pian di Nave, che dal 21 giugno al 7 settembre si sono svolti quasi ogni sera.
“Prove già dal primo pomeriggio a volumi spesso più alti e spettacoli spesso oltre l’una di notte hanno reso invivibile la zona”, denunciano i firmatari. Le testimonianze parlano di vetri che tremano, notti insonni, mal di testa e difficoltà a condurre una vita quotidiana normale, soprattutto per anziani e famiglie con bambini.
I residenti chiariscono di non essere contrari agli eventi musicali, consapevoli del valore turistico e commerciale che portano alla città, ma chiedono regole più restrittive e una diversa organizzazione degli spazi. “Proponiamo di spostare gli eventi più rumorosi in aree più idonee, come il piazzale Dapporto, e di riservare Pian di Nave ad attività meno impattanti, conciliando così turismo, cultura e vita quotidiana dei residenti”, spiegano.
“In altre città italiane esposti simili hanno portato a interventi concreti da parte delle amministrazioni, e in alcuni casi i tribunali hanno persino riconosciuto indennizzi economici ai residenti disturbati”, aggiungono, ricordando che recenti sentenze della Corte di Cassazione confermano la responsabilità dei Comuni in caso di superamento dei limiti acustici, con possibilità di risarcimento.
Il gruppo suggerisce anche strumenti tecnologici per monitorare le emissioni sonore. “I Vigili Urbani, più volte interpellati, hanno dichiarato di non poter verificare i decibel in assenza di strumenti adeguati. Il Comune potrebbe valutare applicazioni già utilizzate in altre regioni italiane, ad esempio in Piemonte, per garantire il rispetto dei limiti e tutelare la salute dei cittadini”, proseguono.
I residenti sottolineano che Pian di Nave rientra nella Classe IV – aree di intensa attività del Piano di Zonizzazione Acustica del Comune, con limiti di 65 dB di giorno e 55 dB di notte. “Gli eventi registrati dai residenti, iniziati già dal primo pomeriggio e spesso protrattisi oltre la mezzanotte, hanno spesso superato gli 80 dB, configurando un chiaro superamento dei limiti legali e impattando sul riposo e sulla salute di chi vive nella zona”, concludono.
Il gruppo auspica un cambio di rotta già dalla prossima estate, con modalità che permettano di conciliare intrattenimento, turismo e rispetto dei residenti.