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Il consiglio comunale di Sanremo del 30 luglio ha avuto al centro del dibattito l’avanzo di bilancio 2025 e il suo utilizzo. A illustrare la pratica è stato l’assessore al Bilancio Giuseppe Sbezzo Malfei, che ha spiegato come il “tesoretto” a disposizione di Palazzo Bellevue ammonti a 11,3 milioni di euro. Una cifra considerevole, resa possibile anche grazie all’aumento dell’aliquota che il Casinò Municipale versa nelle casse del Comune.

I fondi saranno destinati a una serie di interventi che puntano a migliorare la città: asfaltature, riqualificazione di scuole e palestre, opere nel settore sociale, arredi urbani, verde pubblico, impianti sportivi, illuminazione, il completamento di alcuni campi sportivi e lavori al Museo Civico. La pratica è stata approvata con i voti della maggioranza, mentre l’opposizione ha sollevato diverse perplessità sulla gestione delle risorse.

All’indomani dell’assise, abbiamo parlato con l’assessore Sbezzo, che in questi giorni è stato definito da molti come “l’uomo del momento” per quanto riguarda la situazione economico-finanziaria del Comune.

“Come amministrazione – esordisce – ci siamo trovati a dover portare in consiglio una delibera sugli equilibri di bilancio, come previsto dal Testo unico degli enti locali, entro il 31 luglio, per verificare la buona salute dei nostri conti riferiti agli anni 2025, 2026 e 2027. Poiché la mission dell’amministrazione Mager è quella di destinare risorse alla città, il mio compito è stato quello di salvaguardare l’avanzo libero del 2024, che si attesta a 11.800.000 euro, affinché potesse essere impiegato in opere infrastrutturali per Sanremo”.

Sbezzo entra poi nel dettaglio degli interventi previsti: “L’idea era di proteggere questo tesoretto affinché la città ne potesse beneficiare, con lavori su asfalti, passeggiate, palestre, tetti delle scuole, la nuova caserma dei Vigili Urbani, pista d’atletica, illuminazione dei campi sportivi e interventi sul Museo Civico. Senza dimenticare la retro urbana, come il corso Europa. Abbiamo avuto proiezioni di maggiori entrate, ma anche maggiori spese: per questo è stata necessaria una manovra con Casinò Spa, alzando la percentuale di antiriparto sul gioco dal 20 al 25% per il triennio 2025-2027”.

Una scelta che ha suscitato critiche in aula, ma che secondo l’assessore è stata attentamente pianificata: “Questa manovra permetterà al Comune di incassare circa 6,2 milioni di euro nel triennio. Nello stesso tempo ci consente di impegnare entro il 31 dicembre circa 3 milioni di euro per interventi di ordinaria manutenzione. In consiglio mi è stata contestata l’eccessiva crescita dell’aliquota, ma ribadisco che è una misura concordata con il Casinò e con il suo presidente, Pino Di Meco. Il Comune è consapevole che, qualora ci fosse un calo del gioco, l’aliquota verrà rimodulata. Per questo motivo, è stata mantenuta una quota parte dei dividendi 2024 nelle riserve del bilancio del Casinò, a cui potremmo attingere in caso di necessità”.

L’assessore sottolinea il vantaggio fiscale per la casa da gioco: “Questa manovra consente al Casinò di risparmiare circa 1,5 milioni in imposte, perché sulle quote antiriparto non si pagano IRES né IRAP”.

Sbezzo guarda già ai prossimi passi: “La speranza è che da agosto gli uffici possano disporre delle risorse per realizzare i progetti previsti. Per accelerare, parte dei fondi serviranno ad assumere personale pro tempore o collaboratori per sostenere gli uffici finanziari. Ringrazio i consiglieri di maggioranza che hanno votato la pratica. Una riflessione va invece fatta dai consiglieri di minoranza, che non votandola hanno detto no a 16 milioni di euro di interventi sulla città. È bene ricordare che non si tratta di una pratica a rischio finanziario: esiste un fondo di riserva sia per il Casinò che per il Comune, quindi non c’è alcun impatto economico negativo”.

Infine, l’assessore chiarisce anche un tema che molti cittadini si chiedono: che fine ha fatto l’avanzo dell’amministrazione precedente?

“Quando votiamo una somma e la rendiamo libera, da quel momento è utilizzabile – spiega. – Ma poi ci sono tutte le procedure: progettazione, creazione e affidamento dei bandi, esecuzione dei lavori. I 10 milioni e oltre dell’avanzo 2023 sono stati interamente impegnati. Non c’è un’opera da 10 milioni in città, ma si tratta di tante micro-opere. Alcune non sono ancora concluse, come il piano degli asfalti, ma sono tutte monitorate e dovranno arrivare a compimento”.

Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa all’assessore Giuseppe Sbezzo Malfei.