Grande partecipazione all’inaugurazione di questo pomeriggio, in via Nuvoloni 5 a Sanremo, del nuovo point elettorale dell’associazione civica “Anima“. Iscritti e simpatizzanti hanno partecipato alla cerimonia di apertura e si sono ritrovati a cena per la prima assemblea associativa, tenuta dagli avvocati Alessandro Mager e Alessandro Sindoni e dall’imprenditore Sergio Tommasini.
L’evento segna l’inizio della campagna elettorale del movimento, che si presenta come un’alternativa centrale, puntando sull’unità e sulla coesione per portare avanti le sfide che attendono la città nei prossimi anni.
Presenti diversi esponenti dell’imprenditoria e della politica locale, l’ex sindaco Leo Pippione, gli ex assessori Franco Solerio e Giulio Ghersi, il dott. Giovanni Mascelli, Giuseppe Di Meco del cda di Amaie Energia e l’ex responsabile dell’ufficio personale dell’Asl1 Lorenzo Anfossi.
I partecipanti hanno avuto modo di esprimere la propria opinione in merito alla situazione cittadina ed al percorso politico di “Anima”.
Dichiara il portavoce di “Anima”, Alessandro Sindoni: “L’ascolto è fondamentale in questa fase per definire un percorso condiviso che possa abbracciare le diverse sensibilità presenti in ‘Anima’. In questo senso abbiamo già in programma una serie di incontri istituzionali per approfondire alcune tematiche cittadine importanti che meriteranno attenzione per migliorare lo status quo”.
Sergio Tommasini, presidente dell’associazione, commenta: “L’apertura del nuovo punto di incontro favorirà la condivisione di programmi e idee attraverso una serie di riunioni tematiche che vedranno la partecipazione attiva dei cittadini di Sanremo. La vocazione di ‘Anima’ è di unire diverse sensibilità superando personalismi e posizioni politiche predeterminate per favorire la crescita di una coalizione che guardi alle migliori risorse del territorio per affrontare con determinazione e competenze le grandi sfide che ci attendono dal 2024. Siamo aperti al dialogo con tutti coloro che hanno a cuore il bene di Sanremo e che intendono mettere a disposizione della squadra le proprie competenze in una logica di prospettiva comune”.
