anima

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dell’associazione sanremese Anima.

“L’associazione civica Anima, che nel 2024 ha sostenuto l’elezione del sindaco Alessandro Mager e che oggi Ăš rappresentata da 7 consiglieri e 3 assessori comunali, manifesta la propria netta contrarietĂ  all’ipotesi di fusione tra ASL1 Imperiese e ASL2 Savonese, attualmente in discussione presso la Regione Liguria.

Il ponente ligure, e in particolare Sanremo, necessita di servizi sanitari efficienti e vicini ai cittadini. Una centralizzazione ulteriore rischierebbe invece di allontanare l’assistenza dal territorio, penalizzando le sue specificità.

Un eventuale accorpamento comporterebbe conseguenze negative: minore accessibilitĂ  ai servizi, depotenziamento delle strutture locali a favore di logiche esclusivamente economiche, perdita delle peculiaritĂ  territoriali nella gestione socio-sanitaria e tempi di risposta meno adeguati ai bisogni della popolazione.

Per Anima, la sanitĂ  pubblica deve restare un presidio di prossimitĂ , in grado di rispondere concretamente ai bisogni delle comunitĂ . La qualitĂ  dell’assistenza non puĂČ essere sacrificata in nome di presunte efficienze amministrative che, troppo spesso, si traducono in disservizi.

Questo principio vale anche per altri servizi fondamentali – come urologia, neurologia e gastroenterologia – che negli ultimi tempi hanno subito riorganizzazioni penalizzanti per il ponente ligure. A ciĂČ si aggiunge il tema del Punto Nascite, tornato di attualitĂ  in questi giorni, che rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione per la tutela della sanitĂ  territoriale.

Il movimento chiede quindi alla Regione Liguria di rivedere questa ipotesi e di aprire un confronto serio e trasparente con amministrazioni locali, sindacati, associazioni di categoria e cittadini, prima di prendere decisioni che avranno un forte impatto sul futuro sanitario del territorio.

Anima continuerĂ  a vigilare e a impegnarsi affinchĂ© i diritti dei cittadini di Sanremo e del ponente ligure vengano tutelati e garantiti attraverso una sanitĂ  pubblica efficiente e radicata sul territorio”.