Il gruppo consiliare PD in Regione Liguria esprime forte preoccupazione per l’emendamento presentato dalla Lega (a prima firma Armando Biasi) che introduce, tra i requisiti per la nomina dei direttori d’area nella sanità, l’aver presieduto commissioni mediche ministeriali.
“Un criterio anomalo, estremamente specifico e privo di reale attinenza con le competenze manageriali richieste dal ruolo”, commenta il gruppo.
“Si tratta di un requisito che, invece di ampliare la platea degli idonei come dichiarato, rischia di restringerla a pochissime figure, compromettendo la trasparenza e la meritocrazia dei processi di selezione. L’esperienza nelle commissioni mediche ministeriali è legittima, ma non rappresenta alcun valore aggiunto nella gestione organizzativa, amministrativa e strategica che la funzione richiede”, prosegue il PD. “Abbiamo già espresso le nostre perplessità sull’impianto complessivo della figura del direttore d’area e sui criteri previsti. Con questo emendamento la situazione peggiora ulteriormente: si introducono elementi che non migliorano la qualità della selezione, ma rischiano invece di orientarla verso profili ‘affini’ più che verso i più competenti. Il presidente Bucci intervenga per rivedere questo criterio e garantire che le nomine avvengano sulla base delle competenze realmente necessarie, nel pieno rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione. Il gruppo consiliare PD continuerà a vigilare affinché le scelte organizzative della Regione siano guidate dall’interesse pubblico e non da logiche particolari”.
A rispondere alle dichiarazioni del PD è il consigliere regionale della Lega Armando Biasi (presidente della III commissione Attività produttive): “Riforma della sanità ligure ed emendamento della Lega che amplia la platea dei soggetti che possono essere nominati direttori delle ASL. Quanto affermato in modo strumentale dal consigliere regionale del Pd Enrico Ioculano non risponde al vero in quanto la nostra proposta non ‘restringe’ tale platea, né ‘compromette la trasparenza e la meritocrazia’ come erroneamente e strumentalmente sostenuto dall’esponente del Pd. Anzi, è esattamente il contrario. Perché, per l’appunto, l’emendamento mira ad allargare la possibilità di nominare, fra i direttori d’area, anche coloro che hanno ricoperto la presidenza di commissioni mediche ministeriali. Siamo stufi delle solite fake news della sinistra. Ancora una volta, il Pd ha dimostrato di non avere argomenti e di fare soltanto sterili polemiche in modo del tutto strumentale”.








