Il lavoro di ASL1 per abbattere i tempi di attesa non si è mai fermato, anzi, anche con il coordinamento e gli interventi strategici regionali, è stato intensificato. Lo dimostrano i significativi passi avanti sui tempi di molte prestazioni. Anche se persistono ancora alcune criticità, legate esclusivamente alla carenza di professionisti, l’obiettivo dell’Azienda Sanitaria è quello di organizzare una gestione pienamente virtuosa ed efficiente delle prenotazioni di prestazioni sanitarie. Per questo sono state attivate, sempre assieme alla Regione, alcune misure innovative per cercare di dare una risposta alle necessità dei pazienti, a cominciare dal “percorso di tutela”, ossia il servizio di presa in carico automatico, per alcune specifiche prestazioni, dei pazienti che non trovano un appuntamento coerente con le priorità della prescrizione, che si aggiunge al numero verde gestito da Liguria Digitale, già attivo dalle 9 alle 13 dal lunedì al venerdì, sempre per la gestione in “back office” delle segnalazioni sul mancato rispetto dei tempi di attesa previsti dalla classe di priorità.
“L’abbattimento delle liste di attesa e il costante miglioramento dell’accesso alle cure sono una delle nostre priorità e i risultati raggiunti, anche in Asl1, dimostrano che stiamo andando nella giusta direzione – sottolinea Massimo Nicolò, assessore regionale alla Sanità della Regione Liguria. – Il problema della carenza di personale e di vocazione verso le professioni sanitarie riguarda non solo la Liguria ma tutto il paese: con un grande lavoro di squadra tra Regione, Aziende sanitarie, Liguria Digitale e tutti i professionisti coinvolti, stiamo mettendo in campo soluzioni concrete per garantire ai cittadini tempi di cura più rapidi e un Servizio sanitario sempre più efficiente e vicino al territorio”.
“Sinergicamente con Regione Liguria – sottolinea la dott.ssa Maria Elena Galbusera DG di ASL1 – siamo costantemente al lavoro per dare una risposta concreta all’abbattimento delle liste di attesa. Con l’assessore Nicolò e il nuovo Direttore Generale del Dipartimento Sanità e Servizi Sociali di Regione Paolo Bordon, è stato istituito un Gruppo di Lavoro permanente finalizzato a studiare soluzioni utili al superamento delle criticità più rilevanti a livello regionale e di area vasta, in particolare sulle prestazioni di primo livello – prime visite – a brevissimo e breve termine e sulle prestazioni di secondo livello che devono garantire la presa in carico del paziente con patologie “croniche”: sotto la lente ci sono infatti soprattutto le prestazioni con indice di priorità B da evadere in tempi brevissimi (entro 10 giorni dalla prescrizione) che sono quelli più difficili da rispettare, ma anche le priorità minori, D e P, sono oggetto di attenzione. ASL 1 sta puntando sia su un incremento del volume di produzione di prestazioni ambulatoriali, anche attraverso gli erogatori privati accreditati del territorio che possono fornire visite ed esami per i quali vi è criticità, che su interventi riorganizzativi che migliorare le performance”.
Ad esempio risultati soddisfacenti sono arrivati dalle prestazioni a breve e medio termine quali:
- Ecografie: 4 giorni
- Doppler: 8 giorni
- Elettromiografia: 8 giorni
- Risonanze: 4 giorni
- TAC: 5 giorni
- Visita cardiologica: 5 giorni
- Visita chirurgia vascolare: 7 giorni
- Visita endocrinologica: 7 giorni
- Visita ginecologica: 5 giorni
- Visita fisiatrica: 5 giorni
- Visita neurologica: 5 giorni
- Visita oculistica: 5 giorni
- Visita Otorinolaringoiatrica: 1 giorno
- Colonscopie: “B” a 27 giorni, in netto miglioramento rispetto ai 169 giorni dello scorso anno
- Visita gastroenterologica: “B” a 35 giorni ma in miglioramento rispetto ai 70 giorni necessari nel 2024.
Inoltre, per migliorare ulteriormente le prese in carico, nel 2026 saranno aumentati i posti di diagnostica strumentale (tac, risonanze, ecografie, colonscopie) a disposizione degli specialisti interni in modo da garantire al paziente un percorso completo di visite ed esami diagnostici necessari alla patologia specifica cosicché l’assistito abbia un percorso di cura completo senza che si debba preoccupare di effettuare prima le prenotazioni.
Ma non solo, c’è il fronte della cosiddetta Area Vasta tra ASL1 e ASL2, la cui mission è quella di rendere più vicine e funzionali le cure ed i servizi ai nostri pazienti, per dare ad essi una maggiore possibilità di risposta alle loro esigenze visto che, oggi, soprattutto nell’estremo Ponente, ma come in buona parte d’Italia, c’è una carenza cronica di professionisti. L’obiettivo di ASL1 e ASL2 è quello di migliorare l’accesso alle cure, gestire in maniera ottimale l’impiego di risorse umane e tecnologiche, oltre ad una condivisione dei percorsi che garantiscono ai pazienti parità di dignità e trattamento.