saint charles

Il Comitato Saint Charles, rappresentato dal presidente Donato Basilii, ha inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente della II Commissione Salute e Sicurezza Sociale della Regione Liguria, Marco Frascatore.

“Innanzi tutto, ringraziamo nuovamente questa maggioranza che, con il presidente Toti, ci ha ridato il nostro ospedale e che, adesso, con il presidente Bucci, sta progressivamente potenziando i servizi con nuovi investimenti al Saint Charles, riducendo la differenza della quota capitaria investita nel nostro territorio rispetto alle altre della nostra provincia e delle altre aree sanitarie liguri.

Concordiamo con il D.D.L. 85 in quanto, a nostro parere, in parte crea un riequilibrio della quota capitaria regionale distribuita alle province liguri e ai territori.

Segnaliamo comunque alcune problematiche dell’estremo ponente.

Mantenere e rimettere al centro della provincia i reparti di ostetricia e ginecologia al Borea di Sanremo, per ridurre la distanza da percorrere dai nostri concittadini.

Condividiamo il documento dei 18 sindaci del comprensorio del 3 dicembre 2025.

Pareggiare la quota capitaria con le altre province e, all’interno della provincia o area sanitaria, distribuirla più equamente, soprattutto per i servizi territoriali. Servono più posti letto convenzionati nelle RSA e nelle RP, un incremento dei servizi psichiatrici e dei servizi materno-infantili.

I nostri concittadini, al momento del bisogno, segnalano sempre l’estrema distanza dai DEA di II livello, i più vicini (Pietra Ligure e Savona).

Riteniamo che nel nuovo ospedale di Taggia debbano essere previsti tutti i reparti possibili.

Sempre nel nuovo ospedale, sarebbe opportuno prevedere una neurochirurgia per gli interventi programmabili, viste le lunghe liste di attesa cui i cittadini devono sottostare e che, spesso, portano a rinunce o ritardi dannosi.

Abbiamo tuttora una viabilità da terzo mondo: autostrade, binario unico, assenza di alta velocità, eliporti dedicati (tranne a Bordighera).

Potenziare il Saint Charles permetterebbe di ridurre le fughe verso la Francia e il Cuneese, più vicini e raggiungibili rispetto a Genova e Santa Corona. Per il pronto soccorso occorre più personale medico, la presenza stabile di medici specialisti in emergenza-urgenza anche tramite appalti, più personale infermieristico e più posti letto in OBI e nei reparti, per snellire le liste d’attesa all’interno dei PS.

L’ospedale di Sarzana ha beneficiato in passato di trattamenti di favore per evitare fughe verso la Toscana; non è accaduto lo stesso per Bordighera rispetto alla Francia.

Abbiamo la percentuale più alta di popolazione anziana della Liguria, un turismo occasionale e residenziale di pensionati che aumenta significativamente il numero di abitanti e le richieste di assistenza e ricovero, soprattutto d’estate, quando la popolazione triplica.

È necessario potenziare i servizi e i posti letto nei reparti, perché nel nostro territorio si registrano le maggiori fughe verso le strutture del milanese e del torinese, sia private che pubbliche, oltre a quelle verso Savona e Genova (San Martino, Galliera, Gaslini), con ricarico – finora – sul bilancio della nostra zona d’ambito per prestazioni erogate fuori provincia e fuori ASL. Se non erro, nello scorso bilancio approvato ammontano a circa 50 milioni di euro.

Per il Saint Charles vorremmo sapere quanto il Comune ha incassato con l’affitto del nosocomio e come tali risorse saranno spese, sia per potenziare il territorio sia all’interno della struttura ospedaliera.

Nel contempo, si allega una diapositiva degli accessi al PS dell’anno 2024″.