Ieri sera, domenica 20 luglio, in una gremita piazza Rovere a San Bartolomeo al Mare, è calato il sipario sulla XXXVI edizione del Concorso Internazionale Rovere d’Oro e Giovani Talenti che ha visto vincere Davide Ranaldi, giovane pianista milanese. Insieme a lui gli altri finalisti, talenti provenienti da tutto il mondo: Kimura Momoko (pianoforte – Germania/Giappone), Resch Leader Hennes (violino – Germania), Yahata Satoru (violino – Giappone), e Fujimoto Shiho (pianoforte – Germania/Giappone).
Il suggestivo sagrato della Chiesa di Nostra Signora della Rovere ha fatto da cornice a una serata di musica che ha visto la partecipazione dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Filippo Scola, e dell’assessore regionale Marco Scajola. Ai nostri microfoni le parole del vincitore, del sindaco Filippo Scola, del direttore artistico Christian Lavernier, della presidente dell’Associazione Rovere d’Oro, Vivi Arimondo, e dell’assessore regionale Marco Scajola.
Le parole di Davide Ranaldi
“Sono molto contento, prima di tutto, di suonare qui nella Riviera Ligure, dove da bambino venivo in vacanza con i miei nonni. È stata un’esperienza davvero molto bella, ringrazio l’organizzazione e la giuria per questa opportunità. Un grazie particolare alla mia famiglia e a tutte le persone che mi sono sempre vicine”, ha esordito ai nostri microfoni il vincitore.
Le parole di Filippo Scola, Christian Lavernier, Vivi Arimondo e Marco Scajola
“Quella di quest’anno è stata un’edizione incredibile”, ha commentato il sindaco Filippo Scola. “Il livello tecnico e interpretativo riscontrato in finale è stato davvero altissimo. Tutti i finalisti hanno dimostrato grande talento e preparazione. Sono molto fiero di questa manifestazione, tra i fiori all’occhiello di San Bartolomeo al Mare.
A fare gli onori di casa anche il direttore artistico Christian Lavernier, che ha sottolineato l’importanza del concorso: “Sono onorato di essere direttore artistico di un evento che da 36 anni sostiene i giovani musicisti. San Bartolomeo è il punto di partenza per molti di loro, che porteranno il nome della città e del Rovere d’Oro in tutto il mondo. A settembre si riparte: è una macchina che non si ferma mai e che continua a crescere, difendendo i sogni di questi artisti”.
Soddisfazione anche da parte della presidente dell’Associazione Rovere d’Oro, Vivi Arimondo: “Abbiamo visto esibizioni di altissimo livello, con ragazzi che arrivano da Paesi lontani. Speriamo di mantenere questo standard anche il prossimo annoIl nostro obiettivo rimane ben saldo: promuovere il talento di questi giovani musicisti”.
“Il Premio Rovere d’Oro è una grande manifestazione che mette al centro i giovani artisti provenienti da tutto il mondo. Complimenti a chi rende possibile questo appuntamento, che la Regione Liguria segue e sostiene con convinzione”, ha concluso l’assessore regionale Marco Scajola.
Premio Rovere d’Oro
Il concorso, nato per promuovere la musica tra i giovani, offre borse di studio, concerti in Italia e all’estero e, da un anno, anche un contratto discografico con l’etichetta EMA Records. Al centro della competizione non lo strumento, ma l’espressione artistica, premiando l’interpretazione più profonda e personale. Oltre 130 i partecipanti all’edizione 2025, provenienti da tutto il mondo, compresi Paesi colpiti da conflitti: testimonianza, questa, della forza unificante della musica.
A valutare i concorrenti una giuria composta da maestri di fama internazionale: Federica Repini, Muhammed Yıldırır, Leonardo Zunica, Claudio Mansutti, Carmina Morella, David Fons, Sinan Erşahin, Maria Josè Seguì e Javier Garcia Moreno.
Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Davide Ranaldi, Filippo Scola, Christian Lavernier, Vivi Arimondo e Marco Scajola.