
“Abbiamo fatto un piccolo passo avanti, ma c’è ancora molto lavoro,” commenta il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri terminata l’assemblea dei sindaci di questa mattina.
Al centro del dibattito il futuro di Rivieracqua, la societĂ che gestisce il Servizio Idrico Integrato e che è finita sotto i riflettori dei media dopo l’istanza di fallimento presentata da Amat Spa nei sui confronti e dopo le ben note vicende giudiziarie.
Il 19 dicembre ci sarĂ l’udienza riguardante il fallimento ed è fondamentale dimostrare soliditĂ finanziaria. Proprio al riguardo si è lungamente dibattuto su una convenzione fondamentale per appianare il buco di 3,7 milioni ed assicurare la stabilitĂ della societĂ .
“Si tratta di esplicitare delle norme giĂ previste nel testo unico dell’ambiente e che impongono ai soci di garantire il pareggio di bilancio e quindi, oltre agli introiti della bollettazione, devono esserci i contributi di gestione. I benefici economici potranno poi essere restituiti ai comuni con la riduzione nei prossimi anni, a partire dal 2018, delle somme che hanno stanziato a bilancio giĂ dal 2012,” spiega il Presidente di Rivieracqua, Massimo Donzella.
L’assemblea si esprimerĂ sulla convenzione e sul conguaglio l’11 dicembre. Nella riunione di oggi i sindaci si sono poi impegnati a versare il 50% di queste somme entro il 30 novembre.
“Siamo a fine anno e ci sono dei costi evidenti ed è necessario che ci sia un contributo da parte dei comuni per consentire l’andamento e il funzionamento di Rivieracqua,” continua Donzella.
L’assemblea ha avuto momenti difficili e di tensione. Sono diversi i sindaci che hanno concluso il conferimento, compreso la bollettazione, e che si chiedono per quale motivo altri comuni non hanno ancora finito questo iter. Tra i piĂą critici: il sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, il sindaco di San Bartolomeo al Mare, Valerio Urso, e il sindaco di Andora, Mauro Demichelis.
Durante l’assemblea il sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra, ha anche posto l’accento sulla necessitĂ di norme e regolamentazioni piĂą snelle con una revisione dello statuto, in conformitĂ con la nuova legge Madia, e la possibilitĂ di un amministratore unico.