Con la delibera dell’8 luglio 2025, ARERA ha approvato le nuove tariffe idriche per il periodo 2024-2029.
“Il servizio resta in mano a Rivieracqua S.p.A., ma i cittadini si ritrovano a pagare di più per un servizio inefficiente”, commenta il consigliere d’opposizione a Imperia, Luciano Zarbano. “A fronte di un aumento del 31% in bolletta, la situazione reale è desolante:
- perdite idriche al 48%;
- quasi 1 campione su 10 di acqua non conforme;
- oltre 6 ore di interruzioni all’anno per utente;
- rete fognaria inadeguata;
- impianti di depurazione non a norma.
Rivieracqua non rispetta 3 dei 6 prerequisiti tecnici previsti da ARERA: per questo è esclusa da qualsiasi premio sul miglioramento della qualità del servizio. Eppure, le tariffe salgono lo stesso”.
“Intanto ARERA ha accertato che Rivieracqua dovrà restituire 2.294.666 euro agli utenti per somme incassate in eccesso negli anni passati”, continua Zarbano. “Il rimborso dovrebbe partire nel 2026, ma è ancora da chiarire come e quando quei soldi torneranno nelle tasche dei cittadini. Altro punto critico: il calcolo delle tariffe pro capite è sbagliato, perché molte bollette non indicano il numero effettivo di componenti familiari. Una distorsione che penalizza tante famiglie e che va corretta”.
“Imperia Senza Padroni denuncia questo paradosso: più paghi, peggiore è il servizio. I prerequisiti tecnici non sono rispettati e i sindaci dell’ATO Ovest, che dovrebbero vigilare, tacciono o voltano lo sguardo. L’acqua è un bene comune. Non un pretesto per aumenti ingiustificati e gestioni opache. Servono trasparenza, controllo e rispetto per chi paga. E serve che chi governa si assuma le proprie responsabilità”, conclude il consigliere.