Qualche mese fa si è tornato a discutere – non senza alcune perplessità – di un possibile accorpamento tra Asl1 Imperiese e Asl2 Savonese, un’ipotesi di riorganizzazione del sistema sanitario ligure che circola da anni ma non si è mai concretizzata. Nelle ultime settimane, le novità da Piazza De Ferrari e alcune dichiarazioni del presidente della Regione, Marco Bucci, hanno riportato il tema al centro del dibattito politico e sanitario. Ad oggi, il governatore punterebbe a un’unica Asl regionale con le cinque Asl incaricate di gestire solo i servizi sanitari.
Questo pomeriggio, i vertici delle due aziende sanitarie sono stati convocati in Regione per un incontro informativo. Ai nostri microfoni è intervenuto Fabrizio Polverini, direttore sociosanitario di Asl1 Liguria.
Le parole di Fabrizio Polverini
“Noi abbiamo delle notizie, leggiamo sui giornali. Questo pomeriggio siamo stati convocati in Regione, dove ci spiegheranno questa riforma. Io credo che, al di là di tutti i discorsi che vengono fatti, ci sia bisogno di un cambiamento. Non so se sia corretto l’accorpamento, ci ragioneremo insieme, ma la cosa importante è dare la sanità ai cittadini. Non solo l’ospedale, ma le cure sul territorio. Su questo ci ha molto aiutato il decreto legislativo 77 del 2022, proprio perché il cittadino va in ospedale ma vive su un territorio e deve rientrare in un territorio. Questa è la cosa importante. Sul resto, abbiamo ottimi tecnici in Regione e ottimi professionisti in questa Azienda, così come nell’Azienda vicina. L’integrazione c’è: l’importante è dare un servizio ai cittadini”, ha dichiarato Fabrizio Polverini.
Secondo lei questa potrebbe essere un soluzione per migliorare il servizio da dare ai cittadini?
“Non ci sono modelli giusti o sbagliati, dipende da come viene applicato e dalle persone che lo applicano. Chi sarà al comando di questo potrà portare un beneficio”, ha commentato.
Intanto, una forma di collaborazione tra Asl 1 e 2 è già in corso: da metà anno, per visite specialistiche ed esami, le prestazioni vengono offerte anche oltre i confini provinciali, con pazienti del Ponente che possono rivolgersi al savonese (fino a Cairo Montenotte) e viceversa. Una misura che, se da un lato amplia le possibilità di prenotazione, dall’altro porta molti utenti a rinunciare per la distanza, preferendo rivolgersi ai privati.
La riforma sanitaria ligure
Fino a pochi mesi fa l’idea del ‘matrimonio’ tra le Asl del Ponente poteva rientrare in un progetto di riordino più ampio voluto dal presidente Bucci con la riduzione da cinque a tre le aziende sanitarie liguri: Chiavari assorbita da Genova, mentre Asl1 e Asl2 in un’unica realtà, lasciando Asl5 autonoma. Nelle ultime settimane invece si parla di un progetto con un’unica azienda sanitaria regionale con poteri gestionali accentrati e le cinque Asl trasformate in aree sanitarie.
Un altro tassello della riorganizzazione riguarda l’unificazione dei presidi del 118 in un’unica struttura regionale, dopo le modifiche approvate al Piano Socio Sanitario Regionale 2023-2025.
Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Polverini.