Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa della consigliera d’opposizione a Imperia, Deborah Bellotti (PD).
“I dati pubblicati a giugno da Regione Liguria sul censimento dei rifiuti restituiscono un quadro a due facce: da un lato mostrano segnali incoraggianti, dallâaltro evidenziano quanto ancora ci sia da fare, soprattutto per una cittĂ come Imperia.
Con una percentuale di raccolta differenziata del 68,16%, Imperia si colloca al quarto posto tra i comuni liguri con oltre 15.000 abitanti e un tasso superiore al 65%, dietro a La Spezia (79,32%), Albenga (78%) e Sestri Levante (72,22%). Un risultato positivo solo in apparenza: questa percentuale, infatti, Ăš ferma da anni, segno evidente di una stagnazione che deve preoccupare. Crescere Ăš possibile, ma serve una strategia chiara, fondata sullâanalisi dei limiti e sullâadozione di soluzioni concrete.
Ancora meno incoraggiante il report nazionale di Legambiente âComuni ricicloniâ, che fotografa con chiarezza la situazione: non risulta nemmeno un comune ârifiuti freeâ in tutta la provincia di Imperia. Nessun centro del nostro territorio ha raggiunto i livelli virtuosi di produzione di secco residuo sotto i 75 kg annui per abitante, a differenza di quanto accade in altre province liguri.
Come ho piĂč volte ribadito in consiglio comunale, tra le azioni da intraprendere con urgenza ci sono le campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini â previste anche nel capitolato dâappalto. Campagne che mancano da troppo tempo: lâultima risale al 2018. Informare i cittadini, mostrare i risultati ottenuti e gli obiettivi raggiungibili Ăš il primo passo per fare meglio.
I benefici di una raccolta differenziata piĂč efficiente sono evidenti, sia dal punto di vista ambientale che economico. A partire da luglio 2025, Imperia usufruisce della riduzione del tributo sui rifiuti in base alla percentuale raggiunta: oggi godiamo di una riduzione del 30%, ma con un incremento anche solo di pochi punti percentuali (75%) la riduzione salirebbe al 40%, e addirittura al 50% se si supera lâ80%. Non si tratta di spiccioli: sono risparmi reali per le casse pubbliche e per le tasche dei cittadini.
Inoltre, rimangono forti dubbi sulla qualitĂ della raccolta differenziata, soprattutto da quando sono state introdotte le cosiddette ecoisole con card, tra lâaltro scomode per fasce vulnerabili della popolazione e per i commercianti. Troppo spesso i conferimenti avvengono senza alcun controllo: dove sono gli ispettori ambientali? Le telecamere stanno funzionando davvero? Serve un monitoraggio puntuale e costante del rifiuto conferito.
Infine, Ăš urgente iniziare a parlare seriamente di tariffazione puntuale: un sistema equo, in cui chi differenzia bene e produce meno rifiuti paga meno. Un incentivo concreto ai comportamenti virtuosi, che oggi restano senza riconoscimento.
Imperia deve fare di piĂč. Non possiamo accontentarci di risultati mediocri mascherati da successi”.