Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa di Lorenzo Oggero, segretario del circolo PD Taggia.
“La decisione della Regione Liguria di riaprire temporaneamente il ponte ciclopedonale sull’Argentina dal 28 giugno al 1° settembre, sospendendo i lavori per l’estate, rappresenta la più evidente ammissione di incapacità politico-amministrativa da parte della giunta Bucci e dell’assessore regionale Giacomo Giampedrone.
Una gestione fallimentare
1. Prima era impossibile, ora si può: dov’è la coerenza?
Solo poche settimane fa l’assessore Giampedrone dichiarava impossibile fermare i lavori per non compromettere i fondi PNRR. Oggi, invece, annuncia una sospensione estiva.
Un evidente dietrofront che certifica la mancanza di pianificazione, l’assenza di trasparenza e un atteggiamento superficiale nella gestione dell’intervento.
2. La passerella provvisoria? Prevista, ma mai realizzata
Ci è stato detto che non fosse tecnicamente possibile realizzarla. Eppure, era prevista nella convenzione sottoscritta con Amaie Energia, tanto che ora si parla di un risarcimento danni a favore della partecipata pubblica.
Scelte arbitrarie e incoerenti che comportano costi aggiuntivi per i cittadini ed evidenziano una chiara responsabilità politica della Regione.
3. Il Comune di Taggia? Immobile e silenzioso
L’amministrazione comunale, con il sindaco Conio e la consigliera Cerri in testa, ha assistito a tutto questo senza mai alzare la voce, senza portare soluzioni, senza difendere i diritti dei cittadini. È rimasta allineata e silente, ostaggio di logiche politiche che nulla hanno a che vedere con la tutela del territorio, sino a quando la protesta portata avanti da noi dell’opposizione e dai cittadini non si è fatta roboante.
Le nostre richieste urgenti
- Cronoprogramma immediato e trasparente
Servono date certe per la fine dei lavori, non slogan. Il territorio merita chiarezza e rispetto. - Trasparenza sull’indennizzo che sarà dovuto ad Amaie per la mancata realizzazione della passerella
La cittadinanza ha il diritto di sapere quali impegni siano stati disattesi e chi pagherà per questi errori. - Tavolo di confronto vero, con tutte le parti coinvolte
Non bastano incontri a porte chiuse o comunicati fotocopia. Serve una partecipazione reale con le istituzioni locali per progettare un passaggio alternativo da settembre, altrimenti i disagi su cittadini, turisti e imprese – che la breve interruzione ha già evidenziato – si ripeteranno. - Assunzione di responsabilità
L’assessore regionale incaricato, che ha gestito questa vicenda in modo così approssimativo creando un vero e proprio pasticcio, deve risponderne politicamente. La sua incapacità si è palesata in modo concreto. Le dimissioni dovrebbero essere un atto formale.
Il Circolo PD di Taggia continuerà ad agire per portare questa vicenda fuori dalla logica degli annunci e dentro quella della serietà istituzionale. I cittadini non possono essere presi in giro da decisioni incoerenti e improvvisate. L’attenzione rimarrà costante”.