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Una manovra da oltre 7 miliardi di euro per garantire equilibrio dei conti, copertura delle spese obbligatorie, servizi fondamentali e continuità degli investimenti strategici.

Tra il tardo pomeriggio di ieri e oggi sono stati approvati in consiglio regionale la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2026/2028 (NADEFR), il disegno di legge di stabilità della Regione Liguria per il 2026 e il bilancio di previsione, che per il prossimo anno finanziario ammonta complessivamente a 7 miliardi e 194,7 milioni di euro.

“Sono soddisfatto del lavoro svolto sul bilancio in questi giorni, frutto di un confronto costruttivo – commenta il presidente di Regione Liguria Marco Bucci. – Nei giorni di discussione e nelle settimane precedenti abbiamo approvato provvedimenti importanti. Il bilancio conferma una Regione solida e capace di programmare. A differenza di quanto detto da alcuni, non c’è alcun immobilismo: alcune attività proseguono, altre cambiano, come è normale in una gestione responsabile. Per il futuro serve più coraggio e collaborazione, mettendo da parte gli orgogli, perché i cittadini chiedono risultati concreti. Dal 2026 i liguri devono aspettarsi continuità e crescita, forti di oltre 7 miliardi di euro di investimenti sul territorio per creare occupazione, sviluppo economico e rafforzare gli indicatori positivi, a partire da lavoro e PIL”.

Un impianto costruito per assicurare la piena sostenibilità finanziaria dell’ente, il rispetto degli obblighi del concorso alla finanza pubblica, la copertura degli investimenti e delle spese per i servizi fondamentali, comprese quelle per il servizio sanitario regionale, per il trasporto locale e delle spese indifferibili, quali quelle legate al PNRR, al Fondo di Sviluppo e Coesione e alla programmazione europea 2021-2027.

Per quanto riguarda le entrate, il bilancio prevede l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione per 107 milioni di euro a copertura del fondo anticipazioni di liquidità, un fondo pluriennale vincolato pari a 118,5 milioni di euro, fondi provenienti dallo Stato e dall’Unione Europea con vincolo di destinazione per un totale di 1 miliardo e 856,6 milioni di euro, entrate fiscali destinate al finanziamento della sanità per 3 miliardi e 493,9 milioni di euro, entrate senza vincolo di destinazione per 535,2 milioni di euro, entrate da indebitamento per 285 milioni di euro riferite al triennio 2026-2028.

La manovra di bilancio è stata costruita secondo criteri prioritari che confermano il finanziamento delle spese obbligatorie, la prosecuzione degli investimenti pubblici finanziati con risorse statali e regionali, il completamento della programmazione dello sviluppo rurale 2023-2027, il proseguimento della programmazione dei fondi europei PO-FSE e POR-FESR 2021-2027 e la conferma, rispetto al 2025, delle principali poste di bilancio nei settori dei trasporti, dell’ambiente, delle politiche sociali, dell’istruzione, della formazione, del lavoro, dell’agricoltura, del turismo, dello sport e della cultura.

Nel capitolo delle spese non sanitarie, il bilancio 2026 concentra le risorse soprattutto su trasporti e diritto alla mobilità, che assorbono 355,6 milioni di euro, seguiti da lavoro e formazione professionale con 141,1 milioni e dal sostegno allo sviluppo economico e alla competitività, finanziato con 108,2 milioni di euro. Risorse significative sono destinate anche ai servizi socio-sanitari e al supporto alle persone con gravi disabilità (120,7 milioni), al soccorso civile (113,4 milioni) e alle politiche per i giovani, il turismo e la cultura, che complessivamente valgono 94,3 milioni di euro. Completano il quadro gli stanziamenti per ambiente e tutela del territorio (73,2 milioni), energia e diversificazione delle fonti energetiche (56,5 milioni), assetto del territorio ed edilizia abitativa (46,7 milioni), agricoltura (33,3 milioni) e relazioni con le altre autonomie territoriali, cui sono destinati 38,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda il comparto sanitario, il bilancio di previsione prevede uno stanziamento complessivo di oltre 4 miliardi di euro per il finanziamento dei Livelli Essenziali di Assistenza. In attesa dell’intesa da sancire in sede di Conferenza delle Regioni, le previsioni sono state definite in coerenza con le stime contenute nella Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2026-2028.