
Grazie allâadesione di Regione Liguria ai finanziamenti statali della Cassa delle Ammende del ministero della Giustizia, prende il via la manifestazione dâinteresse per la coprogettazione di âVasi comunicanti: dallâesecuzione penale alla rete territoriale del lavoro e del benessere socialeâ per la durata di tre anni. Scopo della coprogettazione, indirizzata agli enti del terzo settore presenti sul territorio regionale, Ăš quello di promuovere una visione condivisa un âPonte tra il dentro e il fuoriâ tramite sportelli per lâinclusione attiva delle persone sottoposte a provvedimenti penali, sia allâinterno che allâesterno degli istituti penitenziari, favorendo il collegamento con i servizi territoriali, lâaccesso alle misure alternative alla detenzione e lâinclusione sociale.
Tra le azioni previste, fondamentali sono i percorsi di inclusione socio-lavorativa e attivazione sociale (orientamento formativo, lâaccoglienza abitativa e il sostegno alle capacitĂ genitoriali). Prevista anche lâattivazione di azioni di sensibilizzazione della cittadinanza alla giustizia riparativa, mediazione penale e supporto alle vittime di reato. Il programma si sviluppa su tre anni, con un finanziamento di un milione e 800mila euro (600mila euro per ogni annualitĂ ) assegnato alla Liguria dalla Cassa delle Ammende, accompagnato con un cofinanziamento di 540mila euro da parte della Regione.
âVasi comunicanti Ăš un progetto completo, che punta ad armonizzare e rendere piĂč efficienti le misure e le strutture che si occupano del reinserimento sociale delle persone che hanno procedimenti penali â commenta lâassessore regionale alle Politiche sociali e Terzo settore Giacomo Giampedrone. â La Liguria, come dimostra il fatto di aver ottenuto il finanziamento della Cassa delle Ammende, puĂČ contare su una vasta esperienza su questi temi: pensiamo al decennale del progetto âla Rete che Unisceâ, che ha come destinatari persone sottoposte a misure restrittive della libertĂ personale e prevede, ad esempio, la formazione professionale e lâassistenza ai loro nuclei familiari, oltre a servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reato, per la giustizia riparativa e la mediazione penaleâ.
âLâauspicio â prosegue lâassessore â Ăš che arrivino tante manifestazioni di interesse da parte del mondo del Terzo Settore ligure, in modo da poter lavorare insieme per potenziare lâassistenza e la qualitĂ inclusiva in questo campo, cosĂŹ delicato e fondamentale per ridurre la recidivaâ.
Caratteristica principale della misura Ăš proprio la messa a punto di innovativi sportelli, chiamati âSpin Plusâ, che faranno da punti di riferimento per la presa in carico di adulti, minorenni e madri con figli al seguito. Divisi in tre categorie (per le iniziative allâinterno degli istituti di pena, per quelle di inclusione sociale allâesterno e quelle dedicate il sostegno alle vittime di reato), gli sportelli si avvarranno di personale qualificato, a cominciare dal nuovo profilo del Mediatore di Rete e di comunitĂ , e si occuperanno delle persone sottoposte a procedimenti penali sostenendole in percorsi inclusivi, formativi e lavorativi, oltre ad offrire assistenza e opportunitĂ di giustizia riparativa alle vittime di reato. Il progetto Ăš stato elaborato grazie alla collaborazione tra il Prap (Provveditorato Regionale dellâamministrazione penitenziaria), lâUIEPE (Ufficio inter-distrettuale esecuzione penale esterna) e il CGM (Centro giustizia minorile).
Lâavviso pubblico per la co-progettazione, completo di tutti i requisiti necessari per partecipare e i dettagli della manifestazione di interesse, sarĂ pubblicato sul sito istituzionale www.regione.liguria.it.