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Il consiglio provinciale di Imperia, riunito questa mattina, ha approvato una mozione, presentata dalla consigliera Daniela Bozzano, sul riconoscimento dello Stato di Palestina.

Il documento, dopo un confronto in aula e una sospensione dei lavori utile a trovare una sintesi tra i testi depositati, è stato approvato con voto favorevole unanime.

La mozione, nella quale sono presenti anche le recenti parole di condanna del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nei confronti dell’operato del governo israeliano, vede una sponda dapprima nel vicepresidente del consiglio provinciale, il sindaco di Taggia, Mario Conio, che nelle settimane precedenti aveva approvato in consiglio comunale una mozione considerata in buona parte molto simile a quella presentata dalla consigliera.

Intervenuto in aula, il primo cittadino taggese ha sottolineato: “Non può esserci divisione su questi temi”.

Un’ulteriore mozione viene presentata dal consigliere di maggioranza Gabriele Amarella, portando alla sospensione della seduta per 15 minuti (poi diventati circa 25, stante l’avanzamento delle trattative), nella quale le parti si sono confrontate nella sala della biblioteca per trovare un punto in comune e presentare un unico testo condiviso.

Il testo, quello infine approvato, ribadisce l’invito alla Provincia a sostenere il riconoscimento della Palestina come entità sovrana e indipendente secondo il principio dei “due popoli, due Stati”, come strada da percorrere per la stabilizzazione del Medio Oriente.

“La Provincia di Imperia ha sempre mostrato sensibilità ai valori della pace”, ha ricordato la consigliera Bozzano prima della votazione, sottolineando come anche un ente locale possa contribuire, seppur simbolicamente, a rafforzare un messaggio condiviso.

“La mozione ricalca esattamente la posizione personale”, ha detto il presidente della Provincia Claudio Scajola a margine della riunione, “espressa prima in consiglio comunale e poi sulla banchina a Oneglia. Oggi le due mozioni hanno trovato una coincidenza su una posizione comune condivisa da tutti: il riconoscimento come atto utile e di un concetto, tante volte espresso, ossia quello di due popoli e due Stati, secondo la posizione storicamente portata avanti dall’Italia negli anni”.