marco scajola

Sono 2.837 i progetti sostenuti, 50mila i destinatari coinvolti, dal luglio 2022 a oggi. Questi i principali numeri emersi dal riesame intermedio del Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo + 2021-2027 della Regione Liguria. Risultati che hanno consentito il pieno raggiungimento dei target di metà periodo fissati dalla Commissione Europea con 274 milioni di euro già programmati, pari al 63% del budget disponibile.

“Abbiamo portato avanti una programmazione strategica e attenta alle reali esigenze delle persone che ci sta permettendo di ottenere risultati concreti per occupazione, formazione e sociale – dichiara l’assessore regionale alla Programmazione del Fondo Sociale Europeo Marco Scajola. – Questo riesame conferma la Regione Liguria tra quelle più virtuose a livello italiano per l’utilizzo delle fondamentali risorse FSE. Aver coinvolto 50mila liguri nelle nostre iniziative è fonte di soddisfazione. Merito va chiaramente dato anche agli enti di formazione, alle associazioni di categoria e a tutte le amministrazioni con cui abbiamo collaborato e stiamo continuando a collaborare per proporre bandi che aiutino i cittadini, dai più giovani agli anziani passando per le famiglie”.

Tra i destinatari il 54,76% sono donne, il 45,24% uomini. Il 40,78% sono giovani fino a 29 anni, 3.426 sono le persone con disabilità coinvolte e 21.380 i disoccupati o inattivi. 2.617 le microimprese sostenute.

Tra gli interventi che hanno caratterizzato i primi tre anni di programmazione va ricordata l’attenzione particolare all’inserimento lavorativo delle persone, con iniziative come Formare per occupare, bando che ha visto fin qui programmate 500 nuove assunzioni e i corsi gratuiti per operatori sociosanitari OSS, per passare alla formazione dedicata agli apprendisti, oltre 14.000 quelli che si sono avvalsi dell’offerta formativa pubblica regionale.

Ingenti sono stati gli investimenti per la formazione continua, mirati al miglioramento della situazione occupazionale dei lavoratori e al sostegno della competitività delle imprese, che hanno consentito alla Liguria di primeggiare a livello nazionale nel coinvolgimento di lavoratori occupati nella formazione. Non sono mancati i voucher per la conciliazione vita lavoro, attraverso misure come la fruizione agevolata degli asili nido e per l’accesso ai servizi socioeducativi come i centri estivi e la dote sport.

Altra importante linea di intervento ha riguardato le misure per i soggetti a rischio di marginalizzazione sociale, dalla programmazione di corsi di formazione per l’inserimento lavorativo dedicati ai giovani con disabilità, a progetti integrati come Abilità al plurale 3.

Perseguendo l’innovazione e la volontà di soddisfare i fabbisogni emergenti ed attuali del territorio, FSE+ ha proposto in quest’ultimo anno alcune importanti novità, come la misura Dopo di noi, per sostenere le gravissime disabilità, i corsi di formazione permanente dedicati alle competenze green e digitali e i percorsi di contrasto alla dispersione scolastica attraverso lo sport.