
Nella giornata di giovedĂŹ 19 maggio nella chiesa di San Lorenzo degli Speziali ai Fori Romani si Ăš tenuta la cerimonia del premio del Museo Nazionale delle Paste Alimentari organizzata dalla Fondazione Vincenzo Agnesi. Il tema di questa XXIII edizione era: âLa pasta come simbolo di storia, cultura, persone e sana alimentazione dellâItaliaâ. Erano presenti tre vincitori per ciascuna sezione in concorso: istruzione ed educazione, universitĂ , giornalismo, videoclip e fotografia. Oltre ai vincitori, sono state attribuite anche 4 menzioni speciali. Allâistituto comprensivo “Nazario Sauro” di Imperia, retto dal dirigente Giovanni Battista Siffredi, Ăš andato il premio speciale Famiglia Agnesi per le opere presentate dagli alunni delle classi 1G, 2E, 2N che danno risalto alle origini della famiglia e del pastificio. A coordinare i lavori dei ragazzi la prof.ssa Giuseppa Teresi.
La presentazione dellâevento Ăš stata condotta dai commissari straordinari della Fondazione, prefetto Luigi Varratta e prof. Alberto Falini che hanno tracciato il bilancio delle attivitĂ svolte nei due anni di commissariamento e hanno salutato tutti i presenti in vista della nomina del rinnovato consiglio di amministrazione della Fondazione. Tra gli invitati era presente il prefetto di Roma. Tra i componenti della giuria il food blogger Giuseppe Imperatore, conosciuto come Peppe Foodie, che ha raccontato la storia della âcittĂ biancaâ, Torre Annunziata, suo luogo dâorigine e nel passato famosa per la produzione della pasta. Un giurato dâeccezione per Imperia Ăš lo scrittore Enzo Ferrari, autore del libro âAgnesi, unâantica famiglia ligureâ che ha illustrato il suo lavoro di ricerca sottolineando come le origini della famiglia Agnesi risalgano a Pontedassio giĂ dal 1500. I commissari straordinari hanno invitato allâevento anche lâamministrazione comunale di Pontedassio, che ha partecipato nella persona del sindaco Ilvo Calzia con un intervento dedicato al ritorno del Museo Nazionale delle Paste Alimentari e lâannuncio dellâinizio dei lavori per la prossima settimana.
Le opere sono visibili sul sito www.fondazionevincenzoagnesi.it.







