“La gestione del personale e degli uffici di Poste Italiane sul territorio provinciale continua a essere caratterizzata da improvvisazione e scarsa razionalità, risultando, oltre che ingiusta, altamente inefficiente nei confronti del pubblico e degli stessi dipendenti”, denuncia Ferdinando Medaglia, segretario generale UIL Poste Liguria.

“L’azienda persiste con l’assurda convinzione che la pressione esercitata sui lavoratori con metodi arcaici, irrituali e irrispettosi, con la costante richiesta di risultati commerciali e produttivi in capo al personale, e la totale indifferenza nei confronti di lamentele e segnalazioni da parte di dipendenti e clienti, possa ovviare alle macroscopiche carenze organizzative evidenti a tutti. Si giunge ad aberrazioni quali la contemporanea chiusura di più uffici limitrofi (ultimo caso: Sanremo Centro e Arma di Taggia)”, prosegue Medaglia. “Lo scontento del personale di tutti i livelli e della clientela, che non manca di manifestarci un forte disappunto, non sembra costituire argomento degno di considerazione da parte di chi dovrebbe in prima persona attivarsi per eliminarlo. L’endemico problema della scarsità di personale viene scaricato sui lavoratori, che sono in pratica obbligati a coprire le lacune causate dalla politica aziendale e aggravate dai dirigenti della provincia di Imperia. Da ultimo, l’ufficio di Sanremo Centro si è trovato con soli tre sportelli aperti, e stiamo parlando della struttura al pubblico più importante della provincia”.

“Manca totalmente un’adeguata programmazione”, sottolinea il segretario generale, “e una visione realistica delle problematiche del settore. E tutto ciò avviene solo ed esclusivamente sulla pelle del dipendente. A breve assisteremo ancora una volta alla tragicomica gestione delle ferie residue, che, a differenza di quanto sopra denunciato, non manca mai di mobilitare l’attenzione della dirigenza con chiusure e sostituzioni a casaccio e ulteriore esasperazione dei lavoratori. Queste sono le fallimentari linee di indirizzo seguite dai dirigenti postali di questa provincia”.

“La gestione, nel complesso, risulta inadeguata e superficiale, al punto che tutti si chiedono, tra il costernato e il rassegnato, dove si intenda arrivare. Semplicemente, lo ripetiamo da anni ormai: il personale non basta, ma per la dirigenza provinciale la responsabilità è sempre dei lavoratori, non di chi prende decisioni”, conclude.

Persistendo l’attuale situazione, l’organizzazione sindacale si riserva di prendere tutte le misure che riterrà opportune per tutelare i lavoratori.