bellotti - verda

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa dei consiglieri comunali d’opposizione a Imperia, Deborah Bellotti ed Edoardo Verda (PD).

“La recente delibera sull’adeguamento al Piano Regolatore Portuale – che di fatto prevede eventuali “differenti scelte pianificatorie” e abbandono della funzione commerciale del porto di Oneglia – è una scelta profondamente sbagliata. Non solo perché priva la città di un’infrastruttura strategica, ma perché lo fa senza offrire un’alternativa chiara, concreta, condivisa.

Il tema è complesso e merita una risposta all’altezza: serve una proposta alternativa alla semplice dismissione e alla consegna di spazi – per una destinazione che non conosciamo – o al mantenimento dello “status quo”. La risposta va costruita insieme, coinvolgendo la città, il territorio, le categorie economiche, i sindacati e la Regione. È una sfida di visione e metodo.

In questo quadro la “blue economy” è fondamentale. L’economia del mare vale oltre il 10% del PIL nazionale (più di 160 miliardi di euro) e occupa quasi 1 milione di persone in Italia. La Liguria è una delle regioni protagoniste con un’incidenza sul PIL regionale di oltre l’11% e uno dei più alti tassi di specializzazione marittima in Europa. Settori come la logistica portuale, la cantieristica, il turismo costiero, la pesca sostenibile e i servizi innovativi legati al mare sono già oggi volano di crescita, e lo saranno ancora di più nel prossimo futuro. Imperia, insieme ai porti vicini, rappresenta una componente essenziale di questo sistema.

Serve un porto che sappia connettersi alla logistica leggera, ai trasporti a corto raggio, ai servizi di supporto alla nautica e al turismo. Un porto che tenga inoltre conto dei processi in atto di transizione ecologica , come avviene nei porti di Genova e Savona-Vado dove si sta realizzando la decarbonizzazione con “smart grid” e fonti rinnovabili, l’elettrificazione delle banchine e logistica integrata; modelli concreti di scalo moderno, efficiente e rispettoso del territorio circostante, in linea con gli standard europei (Green Ports).

Valentina Ghio, vicepresidente del gruppo PD alla Camera, e Enrico Ioculano, consigliere regionale PD, ci hanno recentemente ricordato che “il tempo dei rinvii è finito” ed è necessario avviare rapidamente il percorso di ingresso del porto di Imperia nell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Imperia ha bisogno di scelte strategiche, non di svendite silenziose mentre la Regione non può limitarsi a prendere atto delle decisioni locali senza avviare un confronto vero.

In tutto questo, l’assenza di un Piano Urbanistico Comunale è devastante. Una città di mare come Imperia ha il dovere di pianificare con coerenza il proprio futuro, non di rincorrere soluzioni tampone.

Serve un confronto vero e approfondito con tutti gli attori coinvolti, per realizzare un progetto che integri le funzioni portuali in una logica di sviluppo sostenibile e moderna ed una presa di responsabilità anche da parte della Regione Liguria, finora colpevolmente silente.

Un confronto che, se l’amministrazione non intende portare avanti, abbiamo noi il dovere di proporre alle altre forze di opposizione e sociali.

Il porto non è solo un luogo fisico, è una risorsa strategica per la città, per il lavoro, per l’identità di Imperia. La politica ha il dovere di proteggerla, valorizzarla e renderla parte di un progetto più grande. Il futuro non si cancella: si costruisce”.