Il Comune di Diano Castello, in collaborazione con i Comuni di Diano Marina, Diano Arentino, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Villa Faraldi, ha avviato il progetto di rinaturalizzazione dell’ex Caserma Camandone, area da oltre 26 anni in stato di abbandono. L’iniziativa mira a riqualificare l’area, trasformandola in un’ampia zona verde pubblica a disposizione dei cittadini. Nelle intenzioni delle amministrazioni, il progetto rappresenta anche un’alternativa concreta per escludere l’ipotesi di realizzare un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) all’interno della struttura.
Il progetto, candidato al Fondo per il contrasto al consumo di suolo della Regione Liguria, prevede un investimento complessivo di 1,4 milioni di euro, di cui 168.000 euro cofinanziati con fondi propri del Comune di Diano Castello, ripartiti in tre annualità.
I dettagli dell’intervento
L’intervento include il mantenimento e la piantumazione di alberi autoctoni e di pregio, la rimodellazione del terreno, l’incremento della permeabilità del suolo e il recupero delle acque meteoriche. Saranno realizzate anche aree ricreative, percorsi pedonali e spazi educativi per coinvolgere scuole e cittadinanza nella cura del verde.
Gli obiettivi principali dell’intervento:
- Aumentare la resilienza ecologica: ristabilire la connessione ecologica, favorire la biodiversità su circa 15.000 mq di area urbana rinaturalizzata e rimuovere 5.440 mq di asfalto.
- Migliorare il decoro urbano: rigenerare un’area centrale abbandonata da decenni, integrandola nel contesto urbano.
- Creare spazi di socializzazione: offrire un punto di incontro per attività educative, ricreative e culturali.
- Ripristinare il suolo consumato: favorire la rinaturalizzazione e aumentare la permeabilità del terreno.
- Valorizzare la qualità ambientale e la sicurezza: incrementare la quantità di verde e migliorare il contesto urbano.
Il cronoprogramma tecnico-finanziario prevede la realizzazione del progetto in 31 mesi, con fasi operative organizzate su base mensile per garantire un avanzamento regolare delle attività tecniche e finanziarie. L’iniziativa punta a creare un vero e proprio polmone verde nel cuore del Golfo Dianese, con oltre 300 nuove alberature e arbusti mediterranei, contribuendo alla sostenibilità, alla biodiversità e all’inclusione sociale.
Tra le fasi previste: la definizione di una pianificazione urbanistica semplificata, accordi con i proprietari dell’area – CDP e Fondo FIV – e la costituzione di una task force tecnico-giuridica. I Comuni del Golfo Dianese lavoreranno in coordinamento tramite un Accordo di Cooperazione che definirà ruoli e competenze.