pista ciclabile imperia

Il gruppo consiliare Imperia Senza Padroni fa il punto sul nuovo tratto della pista ciclabile “Riviera dei Fiori”, inaugurata da poco meno di due mesi e già divenuta un nuovo simbolo urbano.

“Un’opera attesa da anni, finanziata nel 2017 sotto l’amministrazione del sindaco Carlo Capacci, al quale riconosciamo il merito di aver ottenuto le risorse necessarie. Superato l’entusiasmo iniziale per l’aspetto complessivo e il tracciato suggestivo, è doveroso oggi passare all’analisi dei dettagli, perché come diceva Leonardo da Vinci “i dettagli fanno la perfezione e la perfezione non è un dettaglio”.

Le criticità riscontrate:

  1. gallerie: a differenza di quanto realizzato nel tratto di ciclabile nel Comune di San Lorenzo al Mare, le gallerie del territorio imperiese non risultano adeguatamente bonificate. Sono presenti infiltrazioni d’acqua, estese formazioni di muffa e persino stalagmiti, segno evidente di un’umidità non controllata. L’aria all’interno è permeata da un odore acre e sgradevole, una combinazione di muffa e ruggine, che rende l’attraversamento tutt’altro che salubre. Le volte conservano residui e incrostazioni che andrebbero urgentemente rimossi, sia per ragioni igienico-sanitarie, sia per garantire la sicurezza e il comfort dei fruitori;
  2. verde e ombreggiatura: un intervento di piantumazione lungo il percorso – anche solo con alberature leggere – migliorerebbe l’estetica, il comfort nelle giornate più calde e la qualità dell’aria;
  3. manufatti metallici: alcune strutture in metallo mostrano segni evidenti di ruggine. È necessario prevedere interventi di manutenzione o sostituzione, prima che il degrado diventi irreversibile;
  4. pulsanti semaforici: attualmente installati solo sul lato ciclabile, sarebbe opportuno integrarli anche sulla corsia pedonale, per maggiore fruibilità e sicurezza;
  5. materiale di riempimento: circolano con insistenza voci sull’impiego di materiale di risulta, sia ai lati che nel sottofondo del tracciato. Al momento non è possibile verificarne con certezza la fondatezza, ma la varietà e la qualità del terriccio presente lungo i bordi solleva più di una perplessità — in particolare sul piano della salubrità e della tenuta nel tempo. È bene ricordare che il materiale di risulta, proveniente da demolizioni, non può essere riutilizzato nello stato originario. La normativa prevede solo tre possibilità: trattamento in impianti autorizzati, dove il materiale viene stoccato in modeste quantità e successivamente sottoposto a lavorazioni specifiche; Utilizzo senza trattamento, solo previo esame merceologico e chimico e con l’autorizzazione (o almeno la verifica) da parte di Arpal; smaltimento in discariche per inerti, quando non idoneo al recupero. Ogni altra modalità rappresenterebbe una grave anomalia. È quindi lecito domandarsi: cosa è stato effettivamente utilizzato e con quali controlli?
  6. assestamenti del tracciato: già visibili in alcune zone, con avvallamenti e fessurazioni che compromettono sia l’aspetto estetico che la sicurezza per i ciclisti;
  7. servizi igienici carenti: si avverte la mancanza di servizi igienici pubblici, punti d’acqua e presidi di ristoro, soprattutto nei tratti più periferici del tracciato.

Siamo convinti che questa pista ciclabile possa diventare un vero fiore all’occhiello per Imperia, non solo sul piano paesaggistico ma anche turistico, sportivo e ambientale. Per questo invitiamo l’amministrazione ad attivarsi subito per intervenire sui dettagli ancora irrisolti, che – se trascurati – rischiano di compromettere la fruibilità e il valore dell’opera nel tempo.

Imperia Senza Padroni continuerà a monitorare, non con spirito critico ma collaborativo e propositivo, lo stato della ciclabile, raccogliendo segnalazioni dei cittadini, e come sempre, al servizio della città”.