Si è svolta questa mattina la cerimonia pubblica con cui il Comune di Pietrabruna, vestito a festa per l’occasione, ha conferito la Cittadinanza onoraria a Domenico Gatti, già Sovrintendente Capo della Polizia di Stato e Medaglia d’Oro alle Vittime del Terrorismo, riconoscimento attribuito nel 2014 dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La mattinata si è aperta alle 11.00 con l’adunanza straordinaria del consiglio comunale, che all’unanimità ha votato la mozione di fronte a un folto gruppo di persone e autorità civili e militari.

Alle 12.00, dal Municipio, la cerimonia si è spostata in piazza della Repubblica, dove è avvenuto il conferimento ufficiale dell’onorificenza.

Il sindaco Massimo Rosso ha sottolineato: “Con questo conferimento la comunità di Pietrabruna vuole esprimere riconoscenza e vicinanza al signor Domenico Gatti che ha pagato sulla propria vita il prezzo della violenza terroristica. La sua testimonianza di coraggio e di fedeltà allo Stato rappresenta un esempio per tutti noi e per le nuove generazioni. Con la Cittadinanza Onoraria non gli doniamo soltanto un titolo ma lo accogliamo come simbolo della nostra comunità”.

“Pietrabruna si arricchisce oggi di un cittadino onorario che ha servito lo Stato mettendo a rischio la propria vita in anni particolarmente difficili per l’Italia. Il signor Gatti ancora oggi porta il segno di un’esplosione, causata da una bomba posizionata il 17 giugno 1979 da terroristi rossi nei pressi del Tribunale di Genova, che lo ferì in varie parti del corpo. È per me un onore essere qui oggi a fianco a lui, testimone degli anni di piombo e una delle purtroppo tante vittime del terrorismo, giustamente insignito nel 2014 della Medaglia d’oro dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”, ha dichiarato l’assessore regionale Luca Lombardi.

L’iniziativa ha voluto ricordare il sacrificio di Domenico Gatti, ferito gravemente nell’attentato terroristico avvenuto a Genova il 17 giugno 1979, e rimasto testimone diretto di una delle pagine più dure della storia italiana.

Al termine della cerimonia, sempre in piazza della Repubblica, la cittadinanza ha partecipato a un momento conviviale aperto a tutti, con tanto di rostelle e polenta al cinghiale.