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Si è chiusa con successo l’edizione 2025 delle Vele d’Epoca di Imperia, che ancora una volta ha portato in città il fascino intramontabile delle Regine del mare, tra vento, incontri, spettacoli e fuochi d’artificio. Ancora oggi l’eco della manifestazione risuona a Imperia, e proprio in questo clima vogliamo soffermarci su una delle presenze più particolari di questa edizione: le opere di Michele Vanni.

“Sono appassionato di modellismo a 360 gradi e anche un grande fan della Guardia Costiera“, così si è presentato Michele Vanni ai nostri microfoni.

Nel cuore dello stand della Guardia Costiera, da sempre punto di riferimento della manifestazione, quest’anno i visitatori hanno potuto ammirare qualcosa di diverso. Non semplici modellini, ma vere e proprie opere d’arte: riproduzioni fedeli, funzionanti e costruite interamente a mano da Vanni, appassionato modellista che ha trasformato l’amore per il mare in piccole opere.

Le parole di Michele Vanni

“Dal 2017 mi dedico alla costruzione di modellini della Guardia Costiera”, ha raccontato. “Sono arrivato ormai al quinto modello, pattugliatore Dattilo, tutto creato a mano con tanta pazienza e lavoro, ma per la Guardia Costiera questo e altro”.

Una passione che è nata dall’amore per il mare. “Amo il mare, perché il mare rende liberi, e amo la divisa bianca della Guardia Costiera. Abitando vicino a Pisa e Livorno il legame con il mare è stato naturale, da lì è nata la strada che mi ha portato fin qui”, ha proseguito.

“Quest’anno ho portato la nuova Dattilo e la classe 813 che è fedele alla Capitaneria di Porto di Viareggio che abbiamo anche qua, la 882, tutte funzionanti e radiocomandate”, ha spiegato. Tanto che, grazie a una vasca trasformata in piscina, gli spettatori hanno potuto vederle navigare dal vivo. Le luci si accendono, gru e radar si muovono, gli idranti spruzzano davvero acqua: piccoli gioielli in scala che racchiudono ore e ore di lavoro manuale.

La riproduzione della nave Dattilo è il fiore all’occhiello della collezione: lunga 94 centimetri, scala 1:100 rispetto ai 94 metri dell’originale, realizzata in vetroresina per lo scafo e plastica per le sovrastrutture, completa di impianto elettrico e motori costruiti artigianalmente.

“Ringrazio il comandante Luigi Cuciniello e tutti i colleghi della Guardia Costiera che mi hanno invitato”, ha aggiunto Vanni. “Per me è un onore poter condividere questa passione con chi vive il mare ogni giorno”.

Alle Vele d’Epoca 2025 sono state le grandi imbarcazioni a prendersi la scena, ma tra le vele e le onde anche i modellini di Michele Vanni hanno saputo lasciare il segno. Perché, in fondo, la bellezza del mare non si misura solo in metri di scafo, ma anche nella pazienza e nella cura dei dettagli di chi lo racconta in miniatura.

Nel video-servizio a inizio articolo l’intervista integrale a Vanni.