
“Promesse da marinaio”. La definizione Ăš di Enrico Ioculano, ieri giovane ed abile sindaco di Ventimiglia oggi combattivo consigliere regionale (PD) della Liguria, nei confronti del presidente della Regione.
Nell’intervista 4.0 Ioculano, rattristato per i lutti, le sofferenze, i problemi e le mille incertezze sul futuro che da un anno affliggono la Riviera ed il mondo per il coronavirus si Ăš tolto qualche sassolino. Sia nei confronti di Toti, che Ăš anche leader di Cambiamo, e del sindaco Scullino. “Non cerco – ha dichiarato Ioculano – facili consensi, offro solo alcune fotografie di quanto Ăš stato promesso e mai fatto in questi difficilissimi e terribili mesi.
Il 2 luglio scorso, per esempio, presenti il sindaco di Ventimiglia, la Provincia, la Regione, il prefetto dott. Di Bari, inviato appositamente dal ministro dell’Interno Lamorgese, Ăš stato siglato un protocollo d’intesa con l’impegno di individuare, in tempi brevi, un luogo dove collocare, temporaneamente, un nuovo Centro di accoglienza, identificazione e transito dei migranti. Centinaia di persone, donne, uomini, bambini, che arrivano dalla Bosnia, dall’Africa, dai paesi asiatici e che vogliono andare in Francia. Arrivano a Ventimiglia, non hanno nulla, la maggioranza vive per settimane all’addiaccio, per strada, costretti anche a fare i bisogni dove possono, lungo il torrente, sotto ponti. Da quel 2 luglio nessuno ha fatto nulla. PerchĂ©?”.
Promesse da marinaio sarebbero state anche quelle per risolvere gli onerosi problemi del Polo Universitario di Imperia e del Deposito Riviera Trasporti di Sanremo. A Ioculano e a tutto il PD non va giĂč neppure che il presidente della Regione Toti, visto anche i disastri della pandemia ed il grande impegno e lavoro che c’Ăš da fare per vincerla, si “sia tenuto anche la carica alla SanitĂ invece che darla ad un assessore”. E Scullino? Non deve perdere tempo, deve fare. Ioculano infatti sta giĂ lavorando sodo per riportare nel perimetro della sinistra la poltrona di sindaco.