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All’Auditorium della Camera di Commercio Riviere di Liguria si è svolto in mattinata un convegno dedicato all’Oliva Taggiasca ligure, al suo presente e al suo futuro prossimo, all’indomani dell’ottenimento (cercato per oltre due decenni) dell’IGP.

“Identità e futuro dell’oliva da tavola: la forza dell’IGP” raduna all’interno dell’auditorium, di fronte ad una folla di curiosi e addetti ai lavori, diverse personalità importanti della politica locale regionale, del commercio, ma non solo. Presente anche, come ospite d’eccezione, il capo dipartimento del Ministero dell’Agricoltura Marco Lupo.

A fare gli onori di casa e ad aprire l’appuntamento è il presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi.

“Un grazie a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto e che oggi ci permettono di guardare con fiducia al futuro”, sottolinea Lupi. “La Camera di Commercio si pone a fianco del territorio per accompagnare l’avvio di questo percorso, che richiede un piano strategico condiviso tra tutti gli attori coinvolti, finalizzato alla promozione e alla valorizzazione della Taggiasca Ligure IGP. Un sistema che cresce insieme, con visione e responsabilità”.

Tra i relatori presenti anche Carlo Siffredi, presidente del Consorzio promotore, Gianluca Boeri per Coldiretti, Mariangela Cattaneo per CIA e Gianguido Ghione per Confagricoltura.

Presenza d’eccezione anche quella del Creatore di contenuti Andrea di Marco, uno dei più noi liguri nel suo campo, noto soprattutto per essere il fondatore della pagina del “Movimento Estremista Ligure”.

“Con questo importante convegno celebriamo un traguardo storico per la nostra olivicoltura: il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta per l’Oliva Taggiasca ligure”, sottolinea il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana intervenuto alla tavola rotonda, “è una conquista che premia anni di impegno, di dialogo e di collaborazione tra istituzioni, associazioni e produttori. La Taggiasca ligure IGP deve essere un simbolo di rinascita e di orgoglio. È un marchio che parla di qualità, autenticità e legame con la nostra terra, ma anche un punto di partenza per costruire insieme una nuova strategia di valorizzazione del nostro territorio. Il successo di oggi dimostra che, quando la Liguria fa squadra, riesce a far valere la propria eccellenza anche fuori dai confini regionali”.