Con una nota stampa la Confesercenti Imperia interviene sul nuovo dpcm:
âOrmai ogni Dpcm del Governo Nazionale Ăš una coltellata al cuore del commercio. L’ultima decisione di arrestare la ristorazione alle 18.00, aumenta il dolore. Il mondo della ristorazione – interviene Sergio Scibilia di Confesercenti- produce lavoro e benessere per milioni di imprese, in modo diretto ed indiretto. à solo vanitĂ pretendere di risolvere questo colpo basso con un poâ di caritĂ da versare sui conti correnti dei nostri ristoratori. Confesercenti si chiede chi risarcirĂ tutte le imprese del l’indotto che ruotano intorno alla ristorazione, ai pubblici esercizi, alle pasticcerie. Chi pensa a tutti i rifornitori di merce, alle aziende di servizi vari, a chi produce le attrezzature, i macchinari, ai manutentori.â
Continua Scibilia: âChi paga il personale stagionale, gli addetti straordinari che alla sera dovranno stare a casa? Un’altra considerazione: i bar, ristoranti, pub, gelaterie o pasticcerie chiusi alle 18.00 sono un colpo al cuore di tutto il commercio, a tutta la rete commerciale. Se chiudi delle vetrine, spegni una cittĂ , abbassi la guardia e uccidi le speranze. Le conseguenze economiche ricadono su tutto il mondo economico, anche per quelli che possono tenere (inutilmente) aperti.â
âCon queste decisioni si crea piĂč povertĂ , si aumenta il debito privato, le esposizioni bancarie. Il commercio delle botteghe tradizionali Ăš un settore vitale della nostra societĂ . I danni a queste attivitĂ saranno irreparabili per i prossimi 20 anni. Queste decisioni sono solo un aiuto diretto al mondo delle grosse multinazionali e non aiutano la sanitĂ , non aiutano a curare i cittadini, a diminuire i contagi. Con questa decisione il Governo ha chiuso il commercio. Siamo di nuovo – conclude Scibilia Sergio- nel bel mezzo di una vera guerra economica.”








