La Giunta, su proposta del vicepresidente della Regione Liguria con delega alla Biodiversità, Alessandro Piana e dell’assessore all’Ambiente, Giacomo Raul Giampedrone, ha approvato una delibera per la tutela dei nidi della tartaruga marina Caretta caretta, specie protetta che negli ultimi anni ha registrato un incremento significativo delle nidificazioni lungo le coste liguri. Solo tra maggio e luglio 2025, sono stati individuati 10 nidi nelle province di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, distribuiti tra spiagge libere e stabilimenti balneari.
“Si tratta di un dato record per il territorio regionale e di un indicatore ambientale di grande rilievo scientifico – dice il vicepresidente della Regione Alessandro Piana -. Questo provvedimento rappresenta un passo fondamentale per valorizzare l’eccezionale biodiversità della Liguria. La nidificazione delle tartarughe Caretta caretta è un’opportunità per la promozione turistica e l’educazione ambientale della nostra Regione. La Liguria ha tutte le carte in regola per attrarre visitatori che ci scelgono per la qualità e l’integrità del nostro ambiente”.
“Le sempre più numerose nidificazioni delle tartarughe Caretta Caretta sul nostro litorale certificano la qualità del nostro mare e in generale dell’ecosistema costiero della Liguria – aggiunge l’assessore all’Ambiente Giacomo Raul Giampedrone -. Come Regione siamo impegnati per continuare a favorire e soprattutto per tutelare al massimo questo fenomeno, che è sempre più frequente e ha un grande valore ambientale, scientifico e anche didattico, a fronte di un interesse e di una sensibilità in costante crescita da parte di cittadini e turisti. Per questo è fondamentale non solo coinvolgere attivamente i Comuni interessati e predisporre delle Linee guida per intervenire in modo tempestivo e corretto, ma anche mappare in modo sempre più puntuale i siti scelti da questa specie protetta, attraverso un sistema ad hoc sviluppato dall’Osservatorio ligure delle Biodiversità gestito da Arpal”.
La delibera prevede tutta una serie di azioni: dall’elaborazione di linee guida istituzionali e di un Codice di buone pratiche per gli operatori balneari, alla mappatura informatizzata dei siti di nidificazione all’interno del SIRAL – Sistema Informativo Regionale Ambientale Ligure –, dall’impiego del Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale per il monitoraggio dei nidi a una vasta attività di sensibilizzazione, informazione e valorizzazione della biodiversità.
La Regione Liguria è inoltre partner del progetto europeo di cooperazione transfrontaliera AMMIRARE – Azioni e Metodologie per il Miglioramento della Resilienza degli Arenili, finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo. Sono sei i Comuni costieri liguri che hanno aderito e che realizzeranno progetti di fruizione sostenibile e tutela attiva del litorale, supportati da azioni di sensibilizzazione e comunicazione. Il finanziamento ammonta a 84.000 euro.
Nel progetto sono coinvolti i Comuni costieri interessati, le associazioni ambientaliste, l’ARPAL, l’Acquario di Genova, l’Università di Genova (DISTAV), l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e le Capitanerie di Porto. Con il coordinamento tecnico-scientifico del Gruppo Ligure Tartarughe Marine (GLIT), sarà garantito un approccio condiviso e continuativo nella gestione dei siti di nidificazione.