Il Museo Civico di Sanremo ha ospitato questo pomeriggio un articolato ciclo di incontri dedicato allo studio delle cavità naturali e artificiali del Ponente ligure, nell’ambito del programma culturale promosso dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
Come spiega Sandro Lorenzelli, presidente della sezione sanremese dell’Istituto, ogni anno l’attività si basa su conferenze che esplorano storia locale, preistoria e archeologia del territorio: “Quest’anno l’attività è impostata su un titolo: ‘Viaggio al centro della Terra‘”.
L’eredità delle ricerche storiche e delle nuove indagini
Gli interventi iniziali hanno approfondito le scoperte nella Valle Argentina, partendo dai lavori pionieristici condotti da Mary Crowfoot nella Tana Bertrand agli inizi del Novecento. Lorenzelli ricorda che molte grotticelle sepolcrali, individuate negli anni Sessanta e Settanta dal Gruppo Ricerche di Sanremo, sono oggi oggetto di una nuova stagione di studi grazie a tecniche più moderne: “Adesso danno delle informazioni molto importanti per capire la civiltà, i tipi umani e l’ambiente in cui vivevano i nostri progenitori”.
La collaborazione con i gruppi speleologici del CAI resta un elemento fondamentale: “Collaboriamo da molti anni”, spiega Lorenzelli, ricordando anche lo scavo al Buco del Diavolo.
L’idea del ciclo: dalle grotte preistoriche alle cavità artificiali
Sara Chierici, segretaria della sezione degli Studi Liguri e organizzatrice del ciclo di conferenze, racconta la genesi del progetto: “L’idea iniziale era di organizzare una sola conferenza sulla Tana Bertrand, ma da lì sono nate molte altre proposte”.
Il percorso si è ampliato fino a includere sia cavità naturali sia manufatti artificiali, come lo scavo per la diga di Glori e l’acquedotto romano di Albintimilium, di cui restano tracce lungo la Val Nervia.
Il programma prosegue con approfondimenti dedicati alle grotte dei Balzi Rossi, uno dei siti preistorici più celebri del Mediterraneo.
Grace Crowfoot: una pioniera da riscoprire
La seconda conferenza del ciclo è dedicata all’archeologa inglese Grace Crowfoot, che agli inizi del Novecento condusse in Liguria uno dei primi scavi condotti con metodo scientifico. Daniela Gandolfi, dirigente archeologo dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, ne mette in rilievo il contributo: “Grace ha condotto uno scavo scientifico, realizzando tagli stratigrafici, setacciando i materiali, catalogandoli e documentandoli fotograficamente”.
Gandolfi sottolinea inoltre come Crowfoot sia stata una studiosa straordinariamente precoce, il cui ruolo non è ancora pienamente riconosciuto dalla storia della disciplina, e come le sue ricerche abbiano posto le basi per gli sviluppi successivi dell’archeologia ligure.
Prossimi appuntamenti
Gli incontri previsti per il 2026, che il Museo Civico renderà noti a breve, comprenderanno:
• L’acquedotto di Albintimilium dalla prima descrizione alle riscoperte del XXI secolo
Relatori: Stefano Costa e Giulio Montinari
• Le grotte dei Balzi Rossi: due secoli di ricerche
Relatrice: Antonella Traverso
• La Tana di Badalucco (Pigna): dagli scavi ottocenteschi alla ripresa delle ricerche
Relatori: Irene Molinari, Giulio Montinari, Guido Rossi, Antonella Traverso
• Galleria della Diga di Glori, nel cuore della Valle Argentina
A cura dello Speleo Club CAI Sanremo
Nel video servizio a inizio articolo le interviste complete a Sandro Lorenzelli, Sara Chierici e Daniela Gandolfi.




