Si è aperta ieri sera, giovedì 10 luglio, sotto il suggestivo plenilunio della luna del Cervo, la 62esima edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo. Un esordio fuori dagli schemi, all’insegna della parola e della riflessione, in una serata intensa e partecipata.
A fare gli onori di casa in piazza dei Corallini il sindaco di Cervo, Lina Cha, il consigliere delegato alla Cultura Walter Norzi e il presidente della Commissione Artistica del Festival Roberto Iovino.
Protagonista della serata inaugurale lo psicoanalista e scrittore Massimo Recalcati, che ha proposto lo spettacolo ‘La forza del desiderio’, tratto dal suo primo testo teatrale ‘Amen’. Con lui sul palco l’attrice Elena Andreoli e i musicisti Alberto Traverso, Carlos Eduardo Zarattini e Tony Berchmans. Un progetto sonoro che ha intrecciato parola e musica, in una meditazione sulla fragilità umana, la sofferenza e il desiderio come forza che tiene in vita.
Lo spettacolo si è aperto con una lectio di Recalcati sul confine tra la vita e la morte, seguita da tre monologhi interpretati da Andreoli – il soldato, la madre, Enne – introdotti dalla voce narrante dell’autore.
Le parole di Massimo Recalcati
“Una delle parole più fondamentali della psicoanalisi è la parola desiderio“, ha esordito Recalcati. “E con più forza questa parola si incarna nella figura di Gesù. La mia lettura della Bibbia mi ha portato all’origine di questa parola: Gesù è un’incarnazione del desiderio. Quando cerca di descriversi dice: ‘Io sono venuto a gettare il fuoco sulla terra, io sono un fuoco che divampa‘. E l’immagine del fuoco è l’immagine del desiderio. Il problema di Gesù, che è anche il problema della psicoanalisi, è come accendere la vita, come rendere la vita una vita viva, capace di vita”.
Tra le note e le voci, il pubblico ha assistito a storie di resistenza e rinascita, di fede e perdita, in un’atmosfera resa ancora più densa dalla luna piena che illuminava il borgo.
Le parole di Lina Cha
“Da questo meraviglioso contesto della Piazza dei Corallini parte questa sera un grande evento“, ha dichiarato il sindaco Lina Cha. “La 62esima edizione del Festival si apre in una forma un po’ inedita: non con un concerto cameristico, ma con un progetto sonoro in cui parola e musica dialogano in maniera davvero emozionante. È una serata, in un certo senso, patrocinata dalla luna del Cervo, il plenilunio di questa sera: sarà una suggestione sulla suggestione. La sala è piena, quindi un debutto davvero importante”.
Sulla presenza di Recalcati, il sindaco ha spiegato: “Ci ho messo anche del mio per portarlo qui. È nato tutto da incontri occasionali… Avere il professor Recalcati è stata un’avventura casuale. Le cose belle, spesso, nascono così, per caso“.
Un’edizione storica che segna i 62 anni del Festival, con un programma ricco e curato.
“Diciannove concerti in cartellone: un plauso al nuovo presidente della Commissione Artistica, il professor Roberto Iovino, e a tutta la commissione, anche grazie al contributo del consigliere delegato alla Cultura, Walter Norzi, per aver predisposto una serie di concerti di alto livello”, ha aggiunto Cha.
Lo stesso Recalcati ha raccontato il suo rapporto con il teatro e la genesi del suo testo ‘Amen’: “Sin da ragazzo, da quando avevo vent’anni, volevo scrivere per il teatro. Ero un vero appassionato: mangiavo pane e teatro. Poi, come spesso accade nella vita, ci sono stati incontri che hanno deviato questa mia vocazione. Durante il primo lockdown ho cominciato a scrivere un testo. Attorno a me c’era la morte. Come direbbe il grande pittore Rothko: quando si fa arte, o si parla della vita e della morte, oppure è meglio non farla. Amen è la parola che consacra la possibilità che la vita possa esistere anche dove c’è la morte. Che la morte non sia l’ultima parola sulla vita. Amen vuol dire: ‘così sia’, ‘che sia così’, che la vita sia viva. Che la morte non sia l’ultima parola sulla vita”.
In allegato il calendario completo del Festival.
Nel video-servizio a inizio articolo le parole di Recalcati e Lina Cha.