Marina di Imperia compie l’ultimo passo verso la sua definitiva ripartenza. È stata infatti firmata oggi la concessione sessantacinquennale in favore della società in house del Comune di Imperia per il completamento e la gestione del porto turistico del capoluogo del Ponente ligure, a coronamento di un percorso lungo e complesso che restituisce alla città il suo approdo e lo proietta in una nuova stagione di sviluppo.
Il superamento della fase provvisoria, scandita da concessioni temporanee di un anno per la manutenzione ordinaria, rende ora possibile avviare concretamente i lavori di completamento del porto, destinato a diventare una delle infrastrutture turistiche e nautiche più importanti del Mediterraneo.
La storia
Il progetto del porto di Imperia affonda le sue radici nel 1981, con la costituzione di Imperia Mare S.p.A., prima società pubblica chiamata a gestire in forma unitaria le concessioni demaniali esistenti, e che portò, negli anni successivi, all’ampliamento del numero dei posti barca, passando da 350 a 700, posando così le basi per un porto moderno.
Nel 1994 venne elaborata la prima visione di un grande porto turistico, concretizzatasi nel 2006 con la nascita della Porto di Imperia S.p.A., società a capitale misto che ottenne una concessione cinquantacinquennale e avviò i lavori l’anno seguente. Il completamento delle opere venne bloccato da complesse vicende giudiziarie e dal successivo fallimento della società concessionaria.
Dal 2014 il porto è stato gestito dal Comune di Imperia tramite la società in house Go Imperia, che ha mantenuto viva la struttura garantendone la funzionalità, pur attraverso una gestione ordinaria.
Dal 2018 l’amministrazione comunale ha avviato un articolato percorso di ricostruzione normativa, progettuale e amministrativa, volto a risolvere centinaia di contenziosi, rinnovare i titoli urbanistici e redigere un nuovo piano economico-finanziario per il completamento del porto. A questo si è aggiunta la positiva conclusione del complesso incameramento delle opere da parte del Demanio dello Stato.
Nel luglio 2024 era stata convocata la Conferenza dei Servizi per l’approvazione del progetto e il rilascio della nuova concessione pluridecennale, ma l’iter si era interrotto a causa della mancata conclusione della VIA, ferma dal 2013. Comune e Go Imperia hanno lavorato per produrre e integrare tutta la documentazione richiesta, portando nel giugno scorso alla conclusione positiva dell’iter con la firma del decreto ministeriale.
Nel frattempo, la società si è dotata anche di una nuova denominazione sociale (Marina di Imperia) e di una rinnovata brand identity.
Il nuovo progetto
Il Porto Turistico di Imperia si comporrà di 1.235 posti barca da 5 a 90 metri, di cui 782 destinati alla nautica turistica e 453 alla nautica locale. Il cuore del progetto sarà la Hall del Mare, che ospiterà un albergo cinque stelle con darsena privata, centro benessere e terrazze panoramiche. La struttura, organizzata in due corpi a “L”, accoglierà al piano terra la sede dello Yacht Club, un bar-ristorante e la reception portuale; ai piani superiori uffici e spazi dedicati agli ospiti.
Accanto all’albergo sorgeranno residenze di pregio e nuove palazzine lungo la Banchina San Lazzaro, con appartamenti e attività commerciali al piano terra. Saranno realizzate inoltre le residenze per i Corpi dello Stato, destinate a garantire alloggi funzionali per le Forze dell’Ordine, e la nuova Torre degli Ormeggiatori, che assicurerà il comando e il controllo delle manovre nautiche.
Completano il piano infrastrutture di servizio e spazi per la comunità: parcheggi e box, aree verdi, esercizi commerciali, spazi per la cantieristica, un distributore di carburante, strutture ricreative e una passeggiata pedonale che collegherà il porto al Parco Urbano e a via Scarincio, trasformandosi in una vera cerniera verde tra città e mare.
Grande attenzione è stata dedicata alla sostenibilità: climatizzazione a pompe di calore e pannelli solari, gestione innovativa delle acque reflue e meteoriche, reti antincendio avanzate e soluzioni architettoniche perfettamente integrate nel contesto di Borgo Marina. Il nuovo porto sarà inoltre alimentato in gran parte da energia sostenibile, grazie all’impianto fotovoltaico che sarà installato a copertura del depuratore nell’ambito del progetto del vicino Parco dell’Energia.
Piano finanziario e tempi di realizzazione
L’investimento complessivo ammonta a circa 159 milioni di euro oltre IVA. Il finanziamento delle opere, secondo il piano approvato dal Consiglio Comunale, non sarà basato sul credito bancario, ma sarà sostenuto dall’alienazione dei posti barca e delle opere a terra, e dall’ingresso di uno o più soggetti privati nella realizzazione e gestione di aree del porto.
Sono previsti sconti fino al 50% per il riacquisto dei posti barca oggi occupati in virtù di titoli scaduti.
Il cronoprogramma prevede di completare le opere entro i primi sette anni. Parallelamente saranno realizzate opere pubbliche di urbanizzazione per un valore stimato in 12 milioni di euro, tra cui il ponte ciclopedonale sul Torrente Impero, il nuovo ponte sul Rio Baité, il potenziamento del sistema fognario e la riqualificazione delle aree verdi.
Le parole del sindaco Claudio Scajola
“541 articoli sono stati necessari al rilascio della concessione. Questo numero dovrebbe bastare per far capire, prendendo atto della fatica richiesta per ogni singolo atto, dello sforzo immane compiuto dal Comune e dall’allora Go Imperia”, dichiara il sindaco Claudio Scajola. “Oggi è una giornata che mi riempie di orgoglio e che dovrebbe riempire gli animi di tutti i cittadini di Imperia. La concessione sessantacinquennale permetterà al signor Gandolfo di migliorare il porto. Già ieri è arrivata una prima richiesta di collaborazione da parte di un grande investitore che gestisce numerosi approdi nel Mediterraneo. Riparte il porto. Riparte Imperia. Oggi alle 15 avverrà una riunione con operatori economici e consulenti giuridici, finanziari e urbanistici per discutere il futuro del porto e decidere come muoversi concretamente per completare l’opera”.