La Regione Liguria ha partecipato oggi al tavolo politico-istituzionale tra le Regioni italiane dell’arco alpino, promosso da Regione Lombardia e dall’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi, nell’ambito del processo di revisione dell’Action Plan della Strategia Macroregionale Alpina (EUSALP).

L’incontro ha rappresentato un momento chiave di confronto tra le Regioni italiane coinvolte nella Strategia, con l’obiettivo di rafforzarne l’efficacia attraverso un rinnovato impegno politico e l’individuazione di priorità comuni e incisive per il futuro delle aree alpine.

“Il rilancio di EUSALP – ha dichiarato il consigliere delegato allo Sviluppo Economico di Regione Liguria, Alessio Piana – richiede un cambio di approccio deciso: occorre superare la fase meramente tecnica per definire missioni concrete, politicamente sostenute, capaci di produrre risultati misurabili a beneficio delle comunità alpine”.

Tra le priorità condivise emerse dal confronto: il contrasto allo spopolamento, la promozione dello sviluppo economico sostenibile, la transizione energetica e il miglioramento della qualità della vita nei territori montani. Al centro del dibattito anche il tema del rafforzamento della governance multilivello e la necessità di un uso più integrato e strategico delle risorse europee, in coordinamento con i programmi di cooperazione territoriale come Spazio Alpino e Interreg.

Ampio consenso è stato inoltre espresso sull’ipotesi di riconoscere un sistema di certificazione delle aree alpine, pensato per agevolare l’accesso a strumenti di semplificazione amministrativa e incentivazione economica. Una proposta che punta a salvaguardare il presidio abitativo e imprenditoriale e a rendere le aree montane più attrattive per nuovi investimenti e attività produttive, attraverso il supporto di strutture tecniche dedicate.

“La Liguria – ha concluso Piana – è pronta a contribuire alla definizione di un Manifesto politico unitario per il rilancio di EUSALP. Solo con una visione condivisa, obiettivi chiari e una governance efficace potremo trasformare la Strategia Alpina in uno strumento concreto e coerente con le reali esigenze dei nostri territori”.