alessandro piana

“Il giudizio espresso oggi dalla Corte dei Conti sulla gestione della Regione Liguria conferma il percorso di miglioramento e responsabilitĂ  portato avanti in questi anni: il rendiconto 2024 mostra dati positivi su piĂč fronti, dalla capacitĂ  di riscossione e pagamento al contenimento dell’indebitamento, fino all’ottimo andamento dei fondi europei e agli investimenti nella sanitĂ ”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana nel corso dell’udienza sul giudizio di parificazione del rendiconto generale 2024, sottolineando il valore del confronto con la sezione di controllo come occasione di valutazione complessiva delle politiche regionali.

“Il risultato di amministrazione – ha spiegato Piana – Ăš passato da un disavanzo di oltre 252 milioni nel 2017 a un piĂč 7 milioni nel 2024. Anche la gestione dei fondi europei Fesr e Fse 2014-2020 si colloca al di sopra della media delle regioni piĂč sviluppate, mentre sul fronte sanitario emerge un rafforzamento degli investimenti e un’efficiente centralizzazione degli acquisti grazie all’attivitĂ  della Suar. La sostenibilitĂ  del debito e i giudizi positivi espressi anche da Standard & Poor’s sono un ulteriore segnale della soliditĂ  raggiunta”.

Il buon andamento della gestione amministrativa, ha aggiunto il vicepresidente, si riflette anche nella dinamica economica complessiva: “Nel 2024 in Liguria l’occupazione ha raggiunto le 634 mila unitĂ , con un tasso del 67,3%, superiore di oltre cinque punti alla media nazionale. Il Pil regionale, nel 2023, ha superato i 56 miliardi, crescendo in termini reali piĂč del doppio rispetto alla media nazionale. La Liguria mantiene una posizione di leadership nei settori della blue economy e del turismo, elementi chiave per la crescita del territorio”.

“Ringrazio la sezione di controllo – ha concluso Piana – per l’approfondito lavoro svolto, a partire dalla presidente Polverino, e tutti i magistrati e uffici coinvolti. L’appuntamento con la Corte dei Conti Ăš per noi un passaggio importante, non solo per fare il punto su ciĂČ che Ăš stato fatto, ma anche per capire cosa possiamo e dobbiamo ancora migliorare”.