Sostegno dei consumi e ripresa economica: bene lâimpegno del Governo al disinnesco delle clausole di salvaguardia per evitare lâaumento dellâIva, sostenendo cosĂŹ produttori e consumatori.
Eâ quanto afferma Coldiretti Liguria, sottolineando che il pericolo dellâaumento dellâIva riguarda anche beni di prima necessitĂ come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero, con le aliquote che salirebbero sia per il pescato, ad oggi al 10%,  sia per vino e birra, al 22%, sia per tutti gli altri alimenti, fino ad oggi tassati al 10%.
âAumentare lâIVA sui beni di prima necessitĂ , che vanno a comporre la tavola delle famiglie italiane, e che rappresentano la principale voce del budget dopo lâabitazione, sarebbe un duro colpo per i cittadini e per lâeconomia del nostro Paese – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria, Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – In Liguria uno dei settori che ne risentirebbe di piĂč, Ăš quello ittico, che vedrebbe lâIVA del pesce fresco, ad oggi al 10%, aumentare ulteriormente mentre per astici, aragoste e crostacei in generale, considerati un bene di lusso e con Iva giĂ al 22%, si arriverebbe a cifre proibitive”.
“Lâaumento rischierebbe di allontanare il consumatore dai prodotti locali della nostra terra e dal nostro pescato a miglio zero, garantito e tracciabile, facendo ripiegare la scelta del consumatore su un prodotto a prezzo piĂč basso ma di diversa qualitĂ e, per quanto riguarda il pesce, di inferiore freschezza provenendo anche da paesi esteri. Ă per questo che lo stop dato dal Governo allâaumento Ăš, a nostro parere, la cosa migliore per un paese dove lâagroalimentare Ăš uno dei pilastri fondamentali dellâeconomia.â, affermano.