Sei giovani tra i 25 e i 30 anni, quattro tunisini ed un libanese, oltre ad una donna di origini albanesi, sono stati arrestati in flagranza dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bordighera â nella mattinata di giovedĂŹ scorso â nellâambito di una complessa operazione di polizia.
Nei giorni precedenti allâarresto, i militari avevano notato dei movimenti sospetti, da parte di soggetti giĂ noti, nei pressi di un condominio adiacente alla SS1-Aurelia nel Comune di Ospedaletti. Necessario dunque il successivo controllo degli investigatori che, dopo aver osservato i continui spostamenti â non solo a piedi ma anche tramite il servizio di trasporto pubblico â hanno fatto irruzione nelle prime ore del mattino dello scorso 17 ottobre.
Inutile il tentativo di disfarsi dello stupefacente o darsi alla fuga da parte dei malviventi, i carabinieri avevano giĂ circondato lâintero edificio. La scena che hanno immediatamente riscontrato gli operanti, allâatto dellâaccesso nellâappartamento, Ăš stata particolarmente esplicita.
Tutti si trovavano nel soggiorno, le condizioni di ordine e igiene erano pessime, effetti personali, materassi e coperte a terra.
A seguito della perquisizione, venivano rinvenute e sequestrate oltre 140 dosi â giĂ confezionate â di eroina e cocaina, altro stupefacente ancora da suddividere, un bilancino di precisione, involucri in cellophane per termosaldare le dosi, una ventina di telefoni cellulari anche di ultima generazione.
Inoltre, a conferma dellâindole pericolosa dei soggetti tratti in arresto, venivano trovati allâinterno dellâabitazione, un machete con una lama di 50 cm ed un tirapugni in ferro. Una vera centrale di confezionamento di sostanze stupefacenti, dove con particolare attenzione venivano preparate le dosi da vendere verosimilmente anche nei Comuni limitrofi.
Nella giornata di sabato, lâAutoritĂ Giudiziaria imperiese ha convalidato gli arresti, disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti, ad esclusione della ragazza albanese, alla quale Ăš stato imposto il divieto di dimora nelle province di Imperia e Savona.








