protesta compagnia maresca

Protesta in corso davanti al palazzo comunale di Imperia, dove i lavoratori portuali manifestano contro la proposta di variante al Piano Regolatore Portuale di Oneglia, in discussione oggi in consiglio comunale. Al centro del provvedimento, l’adeguamento tecnico-funzionale che, secondo i manifestanti, metterebbe a rischio la sopravvivenza del porto commerciale.

La compagnia portuale denuncia che la variante prevede l’eliminazione di tutte le strutture fisse, tra cui la pesa doganale e i silos per il cemento, cancellando di fatto l’operatività dello scalo merci. In un volantino distribuito ai cittadini si accusa il Comune di voler favorire una riconversione turistica, trascurando la funzione logistica che per anni ha alleggerito il traffico su strada e dato lavoro al territorio.

Il vicesindaco Giuseppe Fossati aveva già chiarito che il piano non modifica la destinazione marittima del porto, ma prevede l’uso esclusivo di strutture temporanee per garantire maggiore flessibilità nel rilascio delle concessioni. Ha inoltre ribadito che, in attesa di una revisione complessiva, tutte le nuove concessioni demaniali restano sospese.

Durante la manifestazione, Giovanni Zecchini, console della compagnia portuale Maresca, ha letto una lettera scritta nel 1991 dall’allora sindaco Claudio Scajola, in cui si difendeva l’indipendenza del porto imperiese rispetto alla compagnia di Savona. Lello Guglielmi, presidente della compagnia, ha criticato l’esclusione delle strutture fisse dal piano, sottolineando che senza di esse attività come la cantieristica e la riparazione navale diventerebbero impossibili. Ha inoltre ricordato le tutele previste dalla legge per le piccole compagnie nelle concessioni demaniali.

L’opposizione ha già annunciato la richiesta di ritiro della delibera, denunciando gravi ripercussioni su occupazione e sviluppo economico della città. Il voto finale è atteso in serata.