Si è svolto questa mattina in Provincia a Imperia l’incontro, convocato dal presidente dei soci pubblici di Rivieracqua, Valerio Ferrari, allo scopo di fare il punto sulla gestione del servizio idrico integrato dopo la conferma delle tariffe da parte di Arera e la revoca della struttura commissariale provinciale da parte del presidente della Regione Marco Bucci.
Alla riunione hanno preso parte numerosi sindaci e rappresentanti dei Comuni dell’imperiese, insieme ai vertici della società: il presidente Giuseppe Torno e l’amministratore delegato Fabio Trolese. Al centro del confronto, svoltosi a porte chiuse e durato poco più di un’oretta, la recente delibera dell’autorità nazionale, che ha confermato l’impianto tariffario dal 2016 a oggi, con l’eccezione del biennio 2020-2021.
“Arera conferma l’impianto di adeguamenti tariffari proposto dalla struttura commissariale dal 2016, con la sola eccezione del biennio ’20-’21. Sono in pratica 2,25 milioni di euro che saranno inseriti a scomputo nei prossimi aggiornamenti tariffari a partire dal 2026”, dice soddisfatto Ferrari al termine dell’incontro.
“La delibera ha fatto chiarezza”, commenta l’AD Trolese, “confermando che gli atti passati erano stati eseguiti correttamente. Le decisioni prese oggi e che verranno prese in futuro, saranno sulle basi di decisioni prese ed indicazioni fornite dall’autorità nazionale. Per quanto riguarda i ristori relativi al 2021, ci saranno. Sul biennio 2022-2023 la delibera dell’autorità nazionale ha chiarito che ciò che è stato fatto dalla struttura commissariale e, di conseguenza, dal gestore, è stato eseguito a dovere. L’autorità ha deliberato la restituzione, per il biennio ’20-’21 di determinati importi, che secondo i meccanismi tariffari che verranno stabiliti a livello locale, verranno detratte dalle future tariffe”.
A margine del vertice anche una pacifica protesta fuori dal palazzo del Comitato di Difesa dell’Acqua Pubblica, che ha tenuto un presidio, distribuendo volantini ai partecipanti alla seduta, chiedendo il blocco degli aumenti degli stipendi dirigenziali, la sospensione immediata di riscossioni e messe in mora sulle bollette 2022-2023, e il ricalcolo dei conguagli già incassati. Il Comitato ha inoltre chiesto una gestione trasparente e rispettosa della Carta dei Servizi, in linea con il risultato referendario del 2011.
I merito alla questione degli stipendi, l’amministratore delegato di Rivieracqua dichiara: “Le remunerazioni degli amministratori sono state decise dall’Assemblea dei Soci all’inizio del 2025 e non sono cambiate. Questo parere non modificherà nulla. Non vorrei che ci fosse un equivoco sul fatto che questo parere implichi aumenti degli stipendi”.
Nel video servizio a inizio articolo le dichiarazioni integrali di Valerio Ferrari e Fabio Trolese.