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Imperia, Comune Plastic Free, diventerà la seconda città italiana – dopo Civitavecchia – a ospitare un progetto europeo dedicato allo smaltimento dei rifiuti accidentalmente pescati in mare dai pescatori professionisti. Ad annunciarlo ai nostri microfoni è il vicesindaco Giuseppe Fossati.

L’assessore all’Ambiente ha così anticipato che nei prossimi giorni verrà stipulata una convenzione con una fondazione spagnola attiva in tutta Europa nel settore della tutela del mare e della riduzione dell’inquinamento marino.

Le parole di Giuseppe Fossati

Imperia ormai dal 2019 ha stabilmente la Bandiera Blu su quasi tutto il litorale. Abbiamo una criticità sulla parte più a ponente della città, legata a problematiche di natura fognaria. Si è già intervenuti e contiamo di ottenere la Bandiera Blu anche per quella zona. Come sapete, però, il riconoscimento si basa sui dati degli ultimi tre anni: prima di recuperarlo servono tre anni consecutivi di qualità certificata”, ha esordito ai nostri microfoni il vicesindaco del Comune di Imperia, Giuseppe Fossati.

“La qualità del mare a Imperia è ottima”, ha proseguito Fossati. (In allegato il nostro approfondimento con Arpal sulla qualità delle acque in provincia di Imperia). Intanto, l’amministrazione guarda avanti. “Puntiamo a mantenere l’eccellenza già raggiunta e a rafforzare il ruolo nella tutela ambientale con un segnale anche politico di filosofia della città sulla qualità del mare”. Da qui la decisione di aderire a un’iniziativa che premia le città costiere virtuose.

Il progetto: pescatori protagonisti nella lotta ai rifiuti in mare

La convenzione in arrivo consentirà ai pescatori di smaltire in modo corretto e differenziato i rifiuti pescati accidentalmente durante l’attività in mare, una pratica fino a pochi anni fa impossibile a causa di limitazioni normative. Una recente riforma, invece, permette oggi di trattare questi materiali come rifiuti recuperati e non come rifiuti prodotti dal peschereccio.

Imperia ha la flotta peschereccia più grande della Liguria“, ha ricordato l’assessore con delega all’Ambiente. “È quindi evidente l’importanza di coinvolgere un numero così consistente di pescatori professionisti, che ogni giorno escono in mare e, insieme al pescato, purtroppo trovano anche ciò che i fiumi trascinano a valle. Il mare, suo malgrado, è spesso la destinazione finale di molti rifiuti. Verrà nei prossimi giorni stipulata un’importante convenzione con una fondazione spagnola che fa questa politica in tutta Europa e ha scelto la nostra città per farla in Italia seconda sede – la prima sede Civitavecchia – che concerne lo smaltimento dei rifiuti accidentalmente pescati in mare dai pescatori professionisti“.

Il progetto non si ferma alla pesca professionale. L’amministrazione sta infatti lavorando anche a una seconda convenzione, che coinvolgerà le numerose associazioni cittadine legate al mare: pesca sportiva, associazioni ricreative, realtà che vivono e frequentano quotidianamente il litorale. In collaborazione con la Capitaneria di Porto, anche queste realtà potranno conferire a terra i rifiuti accidentalmente pescati o rinvenuti in mare.

Un modello culturale oltre che ambientale

Per Fossati conta molto il valore culturale dell’iniziativa: “Un piccolo contributo ma un segnale culturale enorme. È il messaggio che si dà: tutti possiamo fare la nostra parte per avere un mare più pulito, con meno plastica. Essere stati scelti da una fondazione straniera di grande prestigio ci riempie di orgoglio e conferma che Imperia sta andando nella direzione giusta“.

Nel video-servizio a inizio articolo l’intervista integrale a Fossati.