Si è svolta questo pomeriggio sul lungomare Vespucci a Imperia un flashmob di protesta e divulgazione organizzata dal Comitato spontaneo Viabilità Vespucci e da membri del Consiglio di minoranza del Comune contro il progetto del nuovo bosco urbano.
L’iniziativa, annunciata nei giorni scorsi, ha visto la partecipazione di cittadini e rappresentanti del territorio contrari a quella che comporterà la trasformazione di una parte dell’arteria stradale in area verde.
Il progetto, dal costo stimato di 693mila euro, di cui 473mila da fondi FESR Liguria 2021-2027 attinti dalla Regione Liguria e 214mila dal Comune di Imperia, prevede la piantumazione di alberature della macchia mediterranea e piante aromatiche lungo un tratto del litorale, con la complessiva l’eliminazione di due corsie della sede stradale attuale e il ridisegnamento della viabilità fra Porto Maurizio e Oneglia, con l’installazione di una corsia di sfogo per i parcheggi preesistenti(quello del Parco Urbano e quello del Mc Donald’s) e di due rotonde di circolazione.
Il tema, specificano i promotori dell’iniziativa non è tanto sulla piantumazione degli alberi, quanto sugli effetti che avrebbe la modifica alla circolazione, giudicata dai promotori dell’iniziativa come penalizzante per residenti, lavoratori e attività commerciali della zona.
Il timore è quello di un netto peggioramento delle condizioni di viabilità della città(del quale oggi il lungomare Vespucci costituisce uno snodo importante) e di difficoltà legate alla rimozione di lcuni posteggi auto(poco meno di un centinaio secondo le stime dei promotori)
Dopo il ritrovo, fissato alle 15 nella zona dei parcheggi a spina di pesce, all’inizio della superstrada lato mare, è partito un breve percorso simbolico suddiviso in tre tappe.
La prima, partita dalla zona di inizio del tratto, nei pressi del Centro sportivo San Lazzaro, dedicata all’illustrazione dei dettagli tecnici del progetto, la seconda nel piazzale del Parco Urbano, con letture e interventi, la terza nella zona della Torre, vicino al ristorante La Bonga, indicata come punto di conclusione del futuro bosco urbano.
Il progetto rientra nella strategia comunale di riqualificazione ambientale e mobilità sostenibile e secondo quanto dichiarato nelle scorse settimane dall’assessore ai Lavori Pubblici Gianfranco Gaggero, l’avvio del cantiere è previsto entro la fine del 2025.
Il comitato Viabilità Vespucci fa sapere di aver raccolto circa 1.200 firme in pochi giorni per chiedere una revisione del progetto. Nel corso del pomeriggio sono stati annunciati ulteriori passaggi di mobilitazione, insieme alla richiesta di un confronto pubblico con l’amministrazione comunale.
“Riteniamo che questo progetto” dice Tamara Longa, del Comitato Viabilità Vespucci “tenuto sotto traccia dall’amministrazione, sia una vera e propria follia. C’è da parte dei cittadini una forte domanda di chiarezza su questo progetto.
“Come opposizione abbiamo chiesto chiarezza e accesso agli atti.” commenta il consigliere comunale di Alleanza Verdi Sinistra Lucio Sardi “Dobbiamo informazione su quale è realmente il progetto. Avendo ricevuto le tavole di progetto, possiamo ragionare realmente sulle funzionalità di questo progetto. Non siamo contrari alla piantumazione. Crediamo debbano essere fatti progetti di recupero delle aree verdi in città e ci sono dei fondi appositi, ma crediamo che sia sbagliata la scelta dell’amministrazione. Spiegando la natura del progetto ai cittadini possiamo consentire di fare un ragionamento sulla funzionalità ambientale di questo progetto, sia delle difficoltà dal punto di vista della viabilità.”
“Ho chiesto se fosse stata fatta una valutazione di natura tecnica sui flussi del traffico.” continua Sardi ” Sono procedure scientifiche. L’assessore mi ha risposto in maniera molto vaga anche in questo caso. Sarebbe dovuta essere l’amministrazione a spiegare gli effetti di questo intervento. Noi spieghiamo ai cittadini cosa viene fatto e perché viene fatto.”
Le critiche mosse riguardano anche alcuni aspetti tecnici strutturali del progetto in sé, come ad esempio la piantumazione di alberi, secondo Sardi, fatta senza considerare la posizione dell’ombra(che sarebbe più sulle auto che non sui pedoni) oppure i pochi collegamenti del bosco con il Parco Urbano.
Articolo in aggiornamento.