ascensori imperia

Il Consigliere comunale di Imperia Giovanni Montanaro replica al PD riguardo gli ascensori cittadini.

“Non so se per timidezza o per altro, ma non è dato sapere quale sia la manina dietro i comunicati sprezzanti del Pd. Dubito sia quella del consigliere Risso, che ha ben altro stile rispetto a quello sgangherato di queste note stampa, che sembrano avere l’unica pretesa di dare segnali di esistenza.

Nel merito credo davvero che ci sia poco altro da aggiungere rispetto a quanto spiegato ieri in Consiglio Comunale. Concetti che hanno compreso tutti, tranne, a quanto pare, l’anonimo redattore del comunicato del Pd.

Provo a rispiegarlo, tornando anche su quanto (non) ha fatto la precedente Amministrazione di cui il Pd faceva parte. Il problema non è se abbia investito “abbastanza”, il problema è che da un certo punto in avanti ha smesso di occuparsi di queste macchine, che, piacciano o non piacciano, fanno parte del patrimonio cittadino. Questo stato di abbandono ha fatto sì che al nostro arrivo, nel 2018, gli impianti fossero completamente fuori uso.

Ma ancora più grave è che, pur spendendo 350 mila euro, la precedente amministrazione non abbia fatto gli adeguamenti normativi previsti dal 2013 sulla sicurezza. Quindi, il Pd ci ha lasciato non solo degli ascensori inutilizzabili, ma anche completamente fuori norma. Il costo di questo adeguamento (oltre 100 mila euro) è andato a ricadere su questa Amministrazione, che si è fatta carico delle negligenze del passato.

Per quanto riguarda l’ipotesi di smantellare gli ascensori e sostituirli con scale mobili, io non ho “ventilato” nulla di ciò. Che l’anonimo scrittore dei comunicati del Pd lo scriva è segno o di mancanza di comprendonio o di assoluta malafede. Per natura ed educazione ricevuta non mi piace distribuire colpe. Affronto i problemi e cerco di risolverli. Io ho fatto un’analisi sulle scale mobili perché, all’interno della precedente amministrazione, c’erano almeno due scuole di pensiero: aggiustarli o smantellarli e sostituirli con una scala mobile. Si è scelto alla fine di non decidere, di abbandonare gli ascensori a se stessi. È mancato il coraggio politico e tecnico di prendere una strada.

Sul futuro. Io sono un tecnico prima che un consigliere comunale. Conosco la complessità degli impianti e non mi lascio abbandonare a frasi in stile leone da tastiera che sembrano tanto piacere all’anonimo scrittore piddino. Il lavoro fatto è stato molto accurato, con l’obiettivo di garantire il servizio con regolarità. Di una cosa i cittadini possono essere sicuri. Qualunque cosa accada io e l’Amministrazione saremo lì a metterci la faccia e a risolvere i problemi. Non ci nasconderemo certo dietro qualche comunicato”.