Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa della consigliere comunale d’opposizione a Imperia, Laura Amoretti (Società Aperta – Imperia di Tutti).
“Come gruppo consigliare Società Aperta – Imperia di tutti riceviamo da molti cittadini espressioni di preoccupazione per le numerose criticità che investono la città. In particolare, molti lavori pubblici destano inquietudine e ne segnaliamo alcuni.
- Il cosiddetto “bosco del mare” lungo via Amerigo Vespucci prevede addirittura la soppressione delle due corsie dell’intero carreggiata lato mare, con la conseguente deviazione del flusso viabilistico sulla carreggiata di monte con solo due corsie a senso inverso. Questa scelta verosimilmente determinerà complicazioni sulla viabilità con rallentamenti e allungamento dei tempi di percorrenza. Inoltre, considerata già l’ampia estensione del parco urbano, ancora in gran parte da completare, non appare necessaria la realizzazione di una nuova area a verde. Riteniamo che questo intervento vada riconsiderato con una auspicabile rinuncia.
- I prolungamenti della nuova ciclabile nel centro cittadino (i cosiddetti pettini) determinano la soppressione di irrinunciabili parcheggi e creano nuove interferenze e problematicità alla viabilità automobilistica. La considerazione che facciamo è che sicuramente l’estensione della rete ciclabile all’interno della città sia virtuosa, ma che debba e possa essere realizzata solo quando i centri cittadini saranno liberati dai principali flussi viabilistici. Purtroppo, Imperia ha una viabilità principale di attraversamento su ruota che interseca i centri cittadini, senza possibilità di alternative semplici, a differenza di tante realtà di altre regioni e del centro-nord d’Europa. Riteniamo quindi che la realizzazione di una rete ciclabile interna, con correlate pedonalizzazioni, possa venire solo successivamente alla realizzazione integrale dell’Aurelia bis, dal Prino a Diano Marina;
- Un’opera sovradimensionata e molto impattante è la realizzazione di una palestra con sovrastante parcheggio a ridosso dell’“ex Collegio” e della Chiesa dei Padri Minimi di Piazza Ulisse Calvi. Riteniamo che si possa ancora intervenire sui lavori per rendere la costruzione più compatibile con il contesto, migliorandone la qualità architettonica;
- Il viadotto tra via Diano Calderina e via Agnesi, nonché l’ampiamento di quest’ultima, suscitano preoccupazioni. Infatti, il viadotto appare particolarmente impattante, un progetto di fatto “pesante” anche strutturalmente, che non si inserisce nella realtà circostante. Abbiamo da produrre una soluzione alternativa. L’allargamento di via Agnesi con un significativo aumento del traffico veicolare rischia di degradare questo percorso onegliese che appartiene al centro storico e in quanto tale andrebbe conservato.
Altre preoccupazioni che vogliamo solo elencare in quanto già ampiamente dibattute, riguardano i lavori dell’ex Sairo, con un progetto completamente difforme nelle dimensioni e funzionalità rispetto a quello originario, il nuovo asilo nido di Piani, la fornitura e funzionamento dei bus navetta a guida autonoma, lo smantellamento di fatto della banchina del porto commerciale in contrasto con lo sviluppo dei traffici merci denominati “short shipping”, che si sta sviluppando fortemente sull’intero sistema portuale italiano. Infine, i cittadini lamentano disservizi nello smaltimento rifiuti, nel trasporto pubblico non più in grado di garantire un servizio accettabile e nella distribuzione idrica con relative rilevanti bollettazioni.
Il gruppo consigliare Società Aperta – Imperia di tutti, in ragione della particolare esperienza, capacità e competenza che esprime, unitamente alla visione di un’azione politica che prevede confronto, dialogo e collaborazione fra le parti (maggioranza e minoranza), nel superiore interesse pubblico, dichiara la propria disponibilità a supportare l’Amministrazione nelle questioni su indicate. Atteso che le suddette opere sono destinate a cambiare in modo irreversibile il volto della città, riteniamo che sia necessario proporre all’amministrazione comunale di aprire un “tavolo di lavoro” a cui invitare tutte le forze che operano nella nostra realtà per affrontare le problematicità evidenziate con spirito di serena e costruttiva collaborazione”.