Dallâinizio dellâemergenza Coronavirus, lâArma sta impiegando – congiuntamente alle altre forze di polizia, in uno sforzo complessivo coordinato dal Prefetto di Imperia, Dr. Alberto Intini – un numero considerevole di risorse umane per garantire il rispetto delle prescrizioni imposte per assicurare il contenimento dellâespansione dei contagi. Ogni articolazione Ăš impiegata sia nei principali centri, sia in quelli periferici, che sono raggiunti grazie allâarchitettura capillare dei Carabinieri, anche con lâausilio della specialitĂ forestale.
Il Comando Provinciale ha disposto lâattivazione di una media di 60 equipaggi al giorno in un corale sforzo informativo, preventivo e, dove occorra repressivo, unitamente alle articolazioni della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della Polizia locale.
Informativo, perchĂ© le persone devono sapere cosa Ăš consentito e cosa Ăš vietato, ovvero come comportarsi nella quotidianitĂ . Molte sono le telefonate che tuttora giungono alle Centrali Operative dellâArma di Bordighera, Imperia, Sanremo e Ventimiglia, al fine di acquisire le informazioni piĂč disparate: da come si indossa la mascherina, allâubicazione della farmacia di turno; dallâorario di apertura dei supermercati a come contattare i servizi predisposti dalla struttura sanitaria; dal tipo di esercizio che puĂČ restare aperto alla distanza dallâabitazione entro la quale si puĂČ compiere attivitĂ motoria; infine, al tipo di animali da compagnia che si possono portare a spasso.
Preventivo, dal momento che – come giĂ divulgato da Prefettura e Questura sui media e su piattaforme multimediali – Ăš necessario impiegare sul territorio le unitĂ che devono essere visibili, presenti, disponibili, nonchĂ© fungendo anche da deterrente a comportamenti che violino la normativa oggi in vigore.
Infine, il momento repressivo: dal 1° aprile ad oggi, lâArma ha denunciato venticinque persone e ne ha arrestate sei, tre delle quali nel ponte di Pasqua. I militari del Comando Provinciale sono stati costretti a procedere non solo per palesi violazioni dei divieti previsti dalla normativa predisposta per il contrasto allâespansione dellâepidemia, riscontrati a carico di persone residenti sia in provincia, sia nelle regioni limitrofe o allâestero, ma anche in flagranza di reato. In particolare:
– nella notte di sabato, allâesito di un intervento eseguito nel centro cittadino, i militari della Stazione di Ventimiglia Principale hanno arrestato in flagranza di reato un 46enne di origine ucraina ritenuto responsabile di minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Lâuomo, giĂ noto alle Forze dellâordine, era visibilmente alterato per aver abusato di sostanze alcoliche, e dopo essere stato accompagnato in caserma ha aggredito i militari, arrivando persino a minacciare di dar fuoco a chiunque gli si avvicinasse. Nel corso della stessa mattinata il Tribunale di Imperia ha convalidato lâarresto, disponendo la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Ventimiglia. Il soggetto Ăš stato inoltre sanzionato per la violazione delle restrizioni di movimento previste dal Decreto Legge n. 19/2020, essendo stato identificato lontano dal proprio domicilio in assenza dei comprovati motivi che ricordiamo essere riconducibili ad esigenze lavorative, situazioni di necessitĂ o ragioni di salute, come riproposti dallâart. 1 del recente DPCM del 10 aprile u.s.;
– i Carabinieri di Ospedaletti hanno arrestato un 34enne italiano in flagranza del reato di evasione, avendolo sorpreso nei giardini pubblici del luogo nonostante fosse sottoposto al regime degli arresti domiciliari;
– i militari di Sanremo hanno eseguito un provvedimento di carcerazione a carico di un italiano per sostituzione di persona, da scontare in regime di detenzione domiciliare.
A ciĂČ vanno aggiunti i due arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti eseguiti dal NORM della Compagnia di Sanremo con il sequestro di 125 grammi di cocaina e di circa 20.000 Euro – dei quali si Ăš giĂ riferito nei giorni scorsi – con ciĂČ emergendo come in questo peculiare contesto il fenomeno del traffico di sostanze dâabuso sia attuale, per quanto piĂč contenuto, ed inserito costantemente tra le prioritĂ dellâazione di contrasto alla delittuositĂ che lâArma continua a svolgere in provincia.
Tra le diverse violazioni amministrative riscontrate, i casi âparticolariâ giĂ richiamati nella cronaca dei giorni scorsi:
– il bagnante solitario rilevato dai militari del NORM della Compagnia di Imperia;
– le sette persone sanzionate a Ventimiglia, le quali festeggiavano il lunedĂŹ dellâAngelo con la tradizionale grigliata in un cortile privato (tra questi era presente un 50enne algerino, il quale – allâesito delle procedure di identificazione condotte in caserma – Ăš risultato irregolare sul territorio nazionale e pertanto denunciato allâAutoritĂ Giudiziaria di Imperia per il reato di soggiorno illegale nello Stato);
– i tre cittadini sudamericani sanzionati ad Imperia, sia per la violazione della normativa in materia, sia per ubriachezza;
– il soggetto dellâEst Europa che, in scooter e senza casco, Ăš stato inseguito e fermato dai Carabinieri a Camporosso: i militari hanno accertato la guida in stato di ebbrezza oltre, ovviamente, allâinesistenza di una ragione atta a giustificare lâuscita dal domicilio.
Esse si aggiungono alle altre 204 rilevate dallâArma dal 1° aprile scorso, gran parte delle quali nella zona di Bordighera e Sanremo, con una netta prevalenza di residenti, senza contare le 223 persone denunciate dai Carabinieri dal 9 al 26 marzo, quando era ancora in vigore la sanzione prevista dellâart. 650 del codice penale, che prevede lâarresto o lâammenda per chiunque violi âun provvedimento legalmente dato dallâAutoritĂ per ragioni di giustizia, o di sicurezza pubblica, o di ordine pubblico, o dâigieneâ. Rilevando come il numero dei deferiti in stato di libertĂ per la violazione dellâarticolo del codice penale richiamato sia solo leggermente superiore al numero delle sanzioni amministrative elevate ai sensi dellâart. 4 del D.L. n. 19/2020, se ne desume una valutazione preoccupante basata sulla considerazione che nĂ© la sanzione penale, nĂ© quella amministrativa sono state percepite come deterrente idoneo per contenere il movimento improprio ed imprudente delle persone, le quali – evidentemente – hanno preferito mettere a repentaglio la propria ed altrui salute pur di uscire di casa, vedersi con gli amici o raggiungere la riviera, pur di non rinunciare alle proprie abitudini.
Ripetere ovunque e quasi allo sfinimento #iorestoacasa Ăš forse ancora visto da alcuni come un suggerimento e non un obbligo (di legge, morale e civile). Ci piace ricordare quanto riportato in un recente tweet istituzionale1: âNe faremo di strada, se rimarrete a casa. Con coraggio, facendo ciascuno la propria parte, giungeremo alla metaâ.
LâArma continuerĂ , con le altre forze di polizia, a fare la nostra parte: intensificando lo sforzo anche nel ponte di fine mese ed in quello del 1° maggio, senza tralasciare le frazioni, le spiagge isolate, i luoghi appartati, le seconde case, non facendo comunque mancare il soccorso a chiunque si rivolga al 112.
Comunicato stampa








